EDISON NON CI VUOLE AL TAVOLO
Domani, 8 ottobre, presso la sala conferenze dell’AdSPMAM, si terrà un incontro richiesto dall’Amministrazione comunale per la presentazione del progetto relativo al deposito costiero di Gnl che la società Edison intenderebbe realizzare a Brindisi. A tale incontro, per quanto si legge dalla lettera che la società Edison ha scritto al Sindaco per confermarlo, dovrebbero partecipare l’Amministrazione comunale e provinciale con alcuni dirigenti, l’ente portuale e alcuni operatori del settore. L’incontro, è evidente, è stato organizzato su esplicita richiesta del Comune, quindi si può dire che quest’ultimo è titolato a gestirlo e, quanto meno, a garantirne la massima trasparenza e la partecipazione democratica di tutte le parti sociali. Non mettiamo in dubbio che tale incontro non riveste alcun carattere decisorio ma dovrebbe essere la sede ove chiarire alcuni aspetti perché quelli meramente tecnici sono stati abbondantemente esposti nella documentazione depositata presso il Comune di Brindisi e messa a disposizione dei cittadini e di chiunque altro avesse voluto approfondire e presentare le eventuali osservazioni.
Proprio per questo alcune associazioni hanno inoltrato al Sindaco, ing. Riccardo Rossi, richiesta di poter partecipare a detto incontro. Richieste che sono state poi inoltrate alla società Edison – presumiamo per mera informativa e non per chiedere permessi o quant’altro -.
Invece, incredibilmente, la società Edison, rispondendo al Sindaco, informa che gli inviti per l’incontro in programma sono stati fatti “dall’AdSPMAM per le controparti istituzionali e da Confindustria per controparti industriali” che “la presentazione del progetto verterà principalmente su tematiche di carattere istituzionale e industriale” e che ritengono più efficace per le associazioni una “riunione specifica”. In pratica hanno rifiutato la presenza delle associazioni.
A questo punto ci chiediamo se tale riunione sia nata o no per iniziativa del Comune e non debba essere quest’ultimo a stabilirne le modalità e garantirne democraticamente la massima trasparenza e partecipazione. Inoltre il criterio di organizzare “riunioni specifiche” non nasconde forse la volontà di disperdere le ben note contrarietà al progetto? E poi cosa significa che la riunione verterà “su tematiche di carattere istituzionale e industriale”, le associazioni non sono all’altezza di discutere di tali argomenti?
Queste strategie, a Brindisi, le abbiamo già viste, sono ben note e non hanno mai portato nulla di buono alla città, per questo le abbiamo sempre combattute. E continueremo a farlo.
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