Alle persone estranee alla nostra realtà, la vicenda che sta interessando il sindaco, il consigliere Quarta e alcuni consiglieri della sua maggioranza, sarà apparsa una storia godibilissima, che non ha niente da invidiare alle migliori trame della commedia all’italiana.
“Sulle questioni Edison e ampliamento della discarica Formica ti sei collocato dell’altra parte. Non puoi più fare il presidente della Commessione Ambiente”,
“Ti sfiduciamo”, ” Non ha alcun senso perchè il regolamento non prevede la sfiducia del presidente di una commissione”, ” Il regolamento non prevede la sfiducia? Adesso cambiamo il regolamento”,”Non posso stare all’opposizione in una commissione e in maggioranza nelle altre”, ” Io sto ancora all’ interno della maggioranza, non sono un dissidente”, “Non ti sei presentato alla importante votazione del consiglio comunale sulla rimodulazione di riequilibrio finanziario pluriennale del comune. Sei fuori dal perimetro della maggioranza”, ” Dovresti lasciare la carica ricevuta dalla maggioranza, come ho fatto io nel passato”, “Ma io rimango fedele a te sindaco e alla maggioranza”, ” Adesso ci vediamo nella prossima riunione della commisione ambiente così parliamo di BMS, AQP, Teorema, di derattizzazione e deblattizzazione”.
Una disputa ideale per catturare l’attenzione dell’opinione pubblica, che si è dipanata nella riproposizione del collaudato tormentone politico delle tante
interviste, conferenze stampa, dichiarazioni, funzionali solo ad essere riconosciuti, ad essere visibili, a ritagliarsi uno spazio, totalmente affrancati dal dolore delle tante emergenze di una popolazione, rispetto alle quali l’amministrazione comunale, il sindaco, la sua maggioranza si sono dimostrati assolutamente inadeguati .
Totalmente incapaci di elaborare risposte efficaci, di tracciare una direzione di marcia per uscire dal pantano di una crisi che da tempo strangola la città e la vita di molte famiglie che faticano a pagare l’affitto, le bollette, il mutuo, i tributi, che per alimentarsi hanno a disposizione somme irrisorie, che in molti casi non riescono a procurarsi i prodotti di prima necessità.
A questo punto c’è da chiedersi se questa Amministrazione ha realmente una sua idea da seguire, una coerenza da tutelare, rispetto a quell’impegno elettorale di una risposta nuova alla pressante richiesta di cambiamento che veniva dai cittadini e che non può certamente dipendere dagli umori o dalle dispute del momento.
Molti cittadini hanno ormai capito che la vocazione del Sindaco e della sua maggioranza è quella di stare comunque al governo della città, non importa perchè e per fare che cosa, a scapito della elaborazione e realizzazione di politiche e programmi realistitici, per dare una prospettiva alle famiglie, ai giovani, ai lavoratori, ai professionisti, al commercio ed alle imprese di questa città.
Siamo ormai giunti ad un punto morto, assediati dalle tante incertezze, in cui molti sono ormai sfiduciati, saturi di promesse non mantenute, di bisogni insoddisfatti, di inefficienze, di sofferenze per l’incertezza del presente e di un futuro negato da una maggioranza arida, totalmente incapace di rivitalizzare e rendere prioritari, come si era impegnata nelle sue fantasie programmatiche, la presenza territoriale e il rapporto con i cittadini, per ascoltarli, per farli partecipare, per farli diventare protagonisti attivi nelle decisioni, dove sono praticamente scomparsi, completamente risucchiati e appiattiti sull’attività e sulle decisioni, prese in solitaria, dell’amministrazione comunale.
Tuttavia non c’è di che preoccuparsi per questa disputa. Come in tutte le commedie e le favole, dietro l’angolo, c’è sempre il lieto fine e allora, tutti insieme, saranno felici e contenti.
In verità a me, questa cortina fumogena, mi procura solo grande tristezza.
Vincenzo Albano