Ho sempre avuto difficoltà a credere che la soluzione dei problemi di questa città potesse dipendere dalla sostituzione di uno o più assessori.
Oltretutto, in questa circostanza, mi risulta addirittura difficile rintracciare la conferma del proposito più volte manifestato da parte di questa maggioranza di governo della città, di rinnovamento e di rinascita della politica, che invece ne esce piuttosto malconcia da questa vicenda.
Nondimeno il clamore della notizia della sostituzione di un numero imprecisato di assessori ha messo immediatamente in piedi il solito balletto sui nomi di chi entra e di chi esce e perchè, che sembra tanto emozionare una certa politica, è servita quantomeno a ricordare ai cittadini, che a Brindisi, almeno sulla carta, una giunta comunale c’è. Anche se non c’è mai stata.
Perchè, purtroppo, quando si parlava di mettere concretamente mano ai problemi dei servizi scadenti, degli sprechi, della mancanza di controlli, dell’inerzia della macchina comunale, della disoccupazione, della crescente povertà, del degrado dei quartieri, della desertificazione del centro urbano, della crisi del commercio, dell’artigianato e dell’industria, del livello di emigrazione che fotografa una città invecchiata, che perde sempre più giovani, costretti ad andare via per trovare altrove un lavoro ed un progetto di vita, se ne perdevano immediatamente le tracce.
Nessuna notizia, nessun passo avanti, nessun fatto concreto. Tutti i propositi di cambiamento e di coinvolgimento effettivo dei cittadini nelle decisioni, evocati da questa maggioranza in campagna elettorale, sono evaporati da subito nel nulla.
Io naturalmente non mi avventuro a sindacare sul diritto del sindaco di modificare a suo piacimento la compagine di governo di questo comune, essenzialmente perché rientra nella sua valutazione discrezionale, oltre che nella sua responsabilità politica. Sua e non di altri.
Mi chiedo però, come stanno facendo tanti altri cittadini in questi giorni, quali siano i reali motivi di quanto sta avvenendo, considerato che in questi mesi si è sempre dichiarato che tutto andava a gonfie vele e che la critiche all’esecutivo erano infondate e strumentali. Che tutta la squadra, nessuno escluso, lavorava alacremente.
Io credo che il sindaco abbia il dovere di chiarire la vicenda, riferire ai cittadini i motivi veri di questa situazione, che non può essere banalizzata e superata, recintandola nell’ ambito angusto di mere incompatibilità o incomprensioni personali e politiche tutte interne ai partiti di riferimento sulle quali non è né opportuno, né utile attardarsi. Perchè quei fatti, stando a quanto sta trapelando in queste ore, investono direttamente inadeguatezza dell’azione di governo di questa città, come si è effettivamente articolata in questi mesi.
Una situazione che va immediatamente confortata anche della effettiva persistenza da parte di tutte le componenti la maggioranza, di una comune visione di città , che sia concreta e non fumosa, come purtroppo è avvenuto in questi mesi.
Capace finalmente di rilanciare un’azione amministrativa all’altezza dei bisogni della gente, che possa dare finalmente senso alla esistenza di una giunta comunale, che non può limitarsi, come nella vecchia tradizione, a ripartire incarichi e poltrone e a replicare le solite dolorose inefficienze.
Occorre una risposta convincente, riprendere la strada del dialogo e del coinvolgimento effettivo dei cittadini nelle decisioni, senza furbate, altrimenti tutto questo verrà recepito dalla città per quello che appare. Cioè una operazione di scarso spessore, lontano dagli interessi dei cittadini, che ripropone in maniera prepotente il tema della inadeguatezza dell’impegno del Sindaco e della sua Maggioranza che non hanno mai saputo o voluto leggere e risolvere i veri problemi di questa città, che spesso hanno anteposto gli interessi di parte e del proprio gruppo di riferimento, del proprio partito , a quelli della popolazione.
Questa città, i suoi cittadini, non chiedono o sperano nei miracoli o in fatti straordinari, hanno solo urgente bisogno di una sana normalità, di un sindaco e di una giunta che siano finalmente all’altezza del proprio ruolo, che sappiano realmente cosa fare, come farlo e agire, per portare finalmente la città fuori dalle secche di un declino, che ormai sta diventando inarrestabile.
Non credo che si possa ragionevolmente pensare di poter continuare a tirare a campare, facendo finta di niente, ignorando i problemi, le inefficienze e le necessità della gente e della città. Altrimenti, si tradisce l’impegno assunto , si parla come al solito di aria fritta.
Non c’è più tempo da perdere, perché su questa città, sui suoi problemi, sui cittadini, sui giovani, sul loro futuro, credo debba essere riservato un impegno più ampio della solita demagogia, che questa maggioranza ha saputo abilmente padroneggiare dal giorno del suo insediamento.
Altrimenti non credo abbia alcun senso continuare a governare nel buio, su niente.
Vincenzo Albano