Ritorna con rinnovato entusiasmo e voglia di riflettere, riscrivere e reinterpretare testi classici e moderni la “Notte del Liceo Classico” nella forma di “Anteprima”, ormai alla sua ottava edizione. Liturgia coinvolgente e sentita tradizione. Start ore 18:00 presso l’auditorium “Cinzia Zonno” del Liceo Classico “Marzolla” di Brindisi. Dopo l’accoglienza al front office da parte di alunne in costumi d’epoca e la declamazione da parte di Giulia Greco di versi del repertorio classico, Pindaro in particolare, in auditorium il saluto del Dirigente Scolastico, Prof.ssa Carmen Taurino, alle autorità, ai genitori, agli alunni presenti, ai visitatori tutti- l’evento è aperto al pubblico-, poi una performance teatrale, frutto del lavoro del “Gruppo Teatro”, dal titolo “Hospes”; passando col gruppo Debate a Edipo re di Sofocle; rappresentando poi “Shoah”, creato dal Gruppo Teatro, nell’imminenza della Giornata della Memoria. Tema sviluppato quest’anno: “Personaggi comici e tragici dal mondo antico ad oggi”, con passi dai Promessi Sposi, da Shakespeare, da E. Brontë, con vicende capitate agli scienziati del mondo antico, rappresentate nel laboratorio di fisica, con performances dei ragazzi del corso di potenziamento di spagnolo, con video su rivisitazioni di opere classiche, con laboratori scientifici. Sì, perché molte delle performances saranno nella forma dello spettacolo diffuso, cui i visitatori assisteranno, guidati dagli alunni ciceroni. Ospite d’onore graditissima Diana Ligorio, scrittrice e pugliese doc, della quale sarà presentato il romanzo- ne saranno lette alcune pagine- “Occhi di lupo, cuore di cane”, Casa Editrice Bompiani. A dialogare con lei saranno due rappresentanti degli studenti: Andrea Giannuzzi e Gianmarco Liuti. Il Marzolla e la sua “Notte Bianca” ancora una volta occasione per la messa in atto della creatività degli studenti, delle competenze di reinterpretazione di un testo, della metodica laboratoriale, della realizzazione di strategie collaborative, vera forza della scuola.
Partendo dall’osservazione contenuta nella Poetica aristotelica o pseudo-aristotelica, secondo la quale il comico della commedia e il tragico della tragedia, entrando negli animi, li purificano, di una catarsi estetica prima ancora che etica, si è voluto dare all’Anteprima della Notte il senso della riflessione sul vivere tra riso e pianto, alternando maschera comica e maschera tragica.