Interessante convegno medico-sanitario questa mattina, organizzato dall’Asl di Brindisi, presso il Salone dell’Autorita’ portuale di Brindisi, sul tema “Insieme contro l’HIV”. Si è’ parlato di AIDS, sotto forma di prevenzione, terapie e di superamento dello stigma, ovvero superamento del marchio della vergogna che per troppo tempo ha isolato chi era ammalato. Sono intervenuti medici dell’Asl di Brindisi e dell’Ospedale “Perrino” e l’on. Mauro D’Attis, promotore della proposta di legge che mira a incentivare la prevenzione delle malattie sessualmente trasmissibili, come anche il papilloma, e a favorire i controlli medici, con test diagnostici specifici, anche ai ragazzi minorenni senza l’autorizzazione dei genitori. Prima la legge dava questa possibilità solo ai maggiorenni. È’ una legge che innova le norme esistenti in tale ambito, vecchie ormai di 35 anni. Questo perché è’ stato evidenziato come i primi rapporti sessuali avvengano in età’ adolescenziale, in età molto bassa rispetto a decenni addietro. Presenti al convegno tanto studenti. Parlare di AIDS e di HIV ci riporta indietro di 40 anni, quando ci fu l’esplosione della malattia che condusse alla morte in tutto il mondo di 40 milioni di persone e di 85 milioni di casi di infezione. Il faro fu acceso per la morte di tanti personaggi del mondo dello spettacolo, come Freddy Mercury e Rock Hudson. La ricerca farmacologica ha fatto enormi passi in avanti da allora. Oggi, infatti, è’ sufficiente una sola pillola al giorno e si può’ guarire. 50 anni fa di pillole ne occorrevano di dieci al giorno. Ma ciò’ che è’ fondamentale è’ là prevenzione, incidendo sull’informazione rivolta ai giovanissimi e all’utilizzo di profilattici, durante l’atto sessuale. Al giorno d’oggi i rapporti intimi tra sessi o omosessuali sono molto frequenti infatti in età giovanissima. Si parla di adolescenti e di studenti che frequentano l’ultima classe della scuola media o i primi anni delle scuole superiori. Domani, in occasione della giornata sull’AIDS, gli uffici pubblici saranno illuminati di rosso, perché il simbolo della lotta contro questa malattia e’ il fiocco rosso.