Un raccordo ferroviario per raggiungere l’aeroporto del Salento dalla stazione ferroviaria di Brindisi e per rendere più agevoli i collegamenti con le province di Lecce e Taranto, sempre attraverso il treno. Un’opera fortemente voluta da tutti, per un costo complessivo di 153 milioni di euro, con fondi del PNRR, ma che ancora oggi rimane al palo perché la gara d’appalto è stata assegnata ad un raggruppamento di aziende che adesso non è più nelle condizioni di effettuare i lavori. Da qui i numerosi tentativi che Rete Ferroviaria Italiana sta effettuando per individuare una soluzione praticabile al problema. Il primo tentativo è quello di verificare se ci sono le condizioni per confermare l’assegnazione dell’appalto a chi se lo è aggiudicato, magari attraverso la cessione di un ramo di azienda o l’allargamento della compagine. Solo se questa ipotesi si confermasse irrealizzabile si farebbe ricorso alla risoluzione contrattuale ed all’affidamento alla seconda classificata. Nel frattempo si stanno perdendo mesi preziosi, anche in considerazione del fatto che l’opera dovrebbe essere completata entro il 2026, così come da impegni assunti dall’Italia nei confronti dell’Unione Europea in relazione all’utilizzo degli stessi fondi del PNRR.
Allo stato attuale, pertanto, di questa opera così importante non c’è traccia. E non è possibile fare alcuna previsione anche in riferimento all’ultimazione dei lavori dello shuttle, l’altro collegamento che interessa lo scalo aeroportuale, sia pure in questo caso su gomma e via mare, con riferimento all’utilizzo di mezzi navali per collegare le dorsali nord e sud alla strada che giungerà direttamente in aeroporto. An che in questo caso, infatti, sono sorti dei problemi di carattere autorizzativo e si sta lavorando per superarli. Sta di fatto, però, che mentre in altre parti del mondo le opere infrastrutturali consentono un decollo delle rispettive economie, qui da noi si impiega un decennio per fare anche un collegamento tra trasporto aereo, stradale e ferroviario.