Aeroporti, nel 2024 Brindisi cresce la metà di Bari…

I pugliesi puntano con sempre maggiore decisione sul traffico aereo per recarsi all’estero o per raggiungere il resto del paese. Lo si evince dal dato complessivo riferito al 2024 che sancisce il superamento storico della soglia di dieci milioni di passeggeri, con un aumento del 10,6% rispetto al 2023. Un elemento di crescita che fa ben sperare per il futuro. Le brutte notizie, invece, arrivano dalla lettura approfondita dei dati disponibili, attraverso cui si evince che l’aeroporto di Bari continua a crescere il doppio rispetto a quello del Salento. Il che fa lievitare in maniera esponenziale il divario tra i due scali.

Il “Karol Wojtyla”, infatti, cresce complessivamente del 12,4%, con un balzo sorprendente riferito al traffico internazionale, pari al 22,2%.

L’aeroporto del Salento, invece, è costretto ad accontentarsi di un aumento complessivo del 6,7%, avendo movimentato poco più di tre milioni di passeggeri rispetto agli oltre sette milioni di Bari. E per Brindisi la crescita del traffico internazionale si ferma ad un 7,2% rispetto all’anno precedente.

Decisamente marginali, invece, i dati riferiti allo scalo di Foggia.

Il 2024, insomma, conferma la politica di espansione portata avanti da Aeroporti di Puglia, indirizzata a far crescere sempre di più il ruolo dello scalo del capoluogo di regione a danno di un Salento che, per crescita turistica ed economica, avrebbe realmente bisogno di un robusto potenziamento del numero e della qualità dei collegamenti, sia nazionali che internazionali.

A fronte di una penalizzazione sempre più evidente, non resta che sperare nei possibili risultati che potrebbero giungere dall’applicazione della continuità territoriale per l’aeroporto del Salento che adesso è cosa concreta grazie all’iniziativa parlamentare dei deputati Caroppo e D’Attis.

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