di Giuseppe Zippo
Ufficio di Presidenza Adiconsum Taranto Brindisi
Mentre trapelano, a mezzo stampa, alcune indiscrezioni circa i contenuti del nuovo regolamento sull’igiene urbana, che approderà tra pochi giorni in consiglio comunale per il varo definitivo (?!?!), non possiamo che dissentire sul metodo adottato. Quanto sopra, considerato l’iter che ha portato alla stesura privo del confronto con i rappresentanti delle associazioni dei consumatori, deputate per legge, e per quello che è dato sapere, per certi versi, in netto contrasto con le modalità di espletamento del servizio stesso, aspetto quest’ultimo che avremo modo di meglio esplicitare nelle sedi opportune. Rimane tuttora lettera morta la richiesta inoltrata a più riprese, circa gli obblighi della pubblica amministrazione previsti sin dal varo della Legge n. 244 del 24 dicembre 2007 (Legge Finanziaria 2008 art.2 comma 461). Una normativa che se attuata consentirebbe di affrontare temi importantissimi per i cittadini/contribuenti. E’ bene ricordare che al fine di tutelare i diritti dei consumatori e degli utenti dei servizi pubblici locali e di garantire la qualità, l’universalità e l’economicità delle relative prestazioni, in sede di stipula dei contratti di servizio gli enti locali sono tenuti a disporre l’obbligo per il soggetto gestore di emanare una «Carta della qualità dei servizi», da redigere e pubblicizzare in conformità ad intese con le associazioni di tutela dei consumatori e con le associazioni imprenditoriali interessate. Uno strumento recante gli standard di qualità e di quantità relativi alle prestazioni erogate così come determinati nel contratto di servizio, nonché le modalità di accesso alle informazioni garantite, quelle per proporre reclamo e quelle per adire le vie conciliative e giudiziarie nonché le modalità di ristoro dell’utenza, in forma specifica o mediante restituzione totale o parziale del corrispettivo versato, in caso di inottemperanza. Adiconsum Taranto Brindisi richiama con forza tali adempimenti così come la consultazione obbligatoria delle associazioni dei consumatori ed il monitoraggio periodico del servizio erogato previsto nel contratto di servizio rispetto alle esigenze dell’utenza, fermo restando la possibilità per ogni cittadino di formulare osservazioni e suggerimenti per il miglioramento. Monitoraggio del servizio e della spesa, azioni di miglioramento, sussidiarietà orizzontale, contenimento dei costi a carico delle fasce deboli della popolazione, sia sotto il profilo economico che sociale sono alcuni degli obiettivi che andrebbero affrontati. Mentre la normativa rimane un libro dei sogni le famiglie vivono l’incubo dei costi alti del servizio e nel vedere la propria città ridotta in malomodo. Il rischio, quindi, è quello di produrre l’ennesimo regolamento che fissa precisi obblighi a carico dell’utenza senza che la stessa sia messa nelle condizioni di poter rivendicare i propri diritti attraverso la stesura della “Carta dei servizi”. Ad oggi in pochi sono a conoscenza delle attività previste da capitolato in riferimento a frequenza e tipologia così come non sono accessibili i dati relativi ai controlli messi in campo (?!?) dal D.E.C. lasciando che i cittadini in caso di disservizio abbiano come unico interlocutore l’azienda. Una situazione atavica su cui chiediamo interventi più incisivi per non scaricare su contribuenti, cittadini ed ambiente i danni che ne derivano. Con una raccolta differenziata ferma su livelli lontani dagli obiettivi, intorno al 39%, una città ridotta ad una discarica ed una tassazione che colloca il capoluogo tra i primi posti a livello nazionale ci si aspettavano azioni più concrete partendo da un riequilibrio dei rapporti tra azienda aggiudicataria dell’appalto, amministrazione comunale e cittadini/contribuenti. Al momento nulla di tutto questo! Il capitolato d’ appalto rimane un libro dei sogni, con qualche incubo considerate alcune carenze di carattere organizzativo gestionale, mentre l’amministrazione latita su più fronti fra tutti sul versante dell’evasione tributaria e sul varo di un appalto decennale che insieme produrrebbero nuove entrate, nuove economie di spesa e servizi più efficienti ed innovative per i cittadini. Su questi temi Adiconsum Taranto Brindisi chiede l’immediata apertura di un confronto non più differibile!
Ufficio di Presidenza
Adiconsum Taranto Brindisi
Zippo Giuseppe