accorpamento Camere di Commercio di Brindisi e Taranto. Precisazioni e ricorso in
Appello al Consiglio di Stato.
In riferimento al ricorso presentato da questa Associazione, per ora dichiarato inammissibile
dal TAR di Bari, contro l’accorpamento tra la Camera di Commercio di Brindisi e l’omologo Ente
camerale di Taranto, si precisa quanto segue.
Con il ricorso suddetto, avente ad oggetto “Assegnazione dei seggi nel Consiglio della Camera
di Commercio di Brindisi e Taranto”, la Confesercenti della provincia di Brindisi ha chiesto
l’annullamento del DPGR n.106 del 17.03.2023, nonché tutti gli atti connessi e presupposti e, pertanto,
anche del DPGR n.6 del 18.01.2023, la cui efficacia era stata espressamente sospesa dalla Regione
Puglia in seguito alla rilevazione di incongruenze, in riferimento ai dati relativi alla rappresentatività
del settore ‘commercio’ nel nuovo ente camerale. La Confesercenti ha censurato la violazione di
numerose irregolarità in ordine ai tempi della procedura, nonché alle modalità di presentazione delle
dichiarazioni e dei documenti da parte di alcune associazioni, in particolare della Confcommercio
Taranto, chiedendone l’esclusione.
“La sentenza resa dal TAR di Bari – afferma il presidente della Confesercenti della provincia
di Brindisi, Michele Piccirillo – ha dichiarato l’inammissibilità del ricorso proposto, senza esaminare
il merito dello stesso e quindi senza verificare se le violazioni lamentate siano state commesse,
ritenendo che la nuova istruttoria posta in essere dalla Regione Puglia, a seguito della sospensione
dell’efficacia del DPGR n.6 del 18.01.2023, abbia avuto ad oggetto la correzione di un mero errore
materiale, al punto che il decreto di rettifica non poteva essere impugnato. Tale interpretazione non è
condivisa dalla Confesercenti Brindisi, atteso che la nuova istruttoria non ha condotto alla correzione
di un mero errore materiale, avendo stravolto completamente gli equilibri rappresentativi all’interno
della Camera di Commercio di Brindisi e Taranto.
Poiché si continuano a riportare notizie non esaustive, la nostra associazione è disponibile a
fornire a chi ne facesse richiesta copia del Ricorso depositato al fine di fare chiarezza sulla controversia
in atto. La Confesercenti Brindisi, consapevole di portare avanti le giuste rivendicazioni del territorio
brindisino, non inventandosi nulla a riguardo, come qualcuno sostiene a torto, intende proseguire in
questa battaglia di autodeterminazione e procederà con il Ricorso in Appello dinanzi al Consiglio di
Stato per vedere riconosciute le proprie ragioni. Del resto, siamo solo al primo grado di Giudizio”.