Quale giustificazioni può avere la volontà di uccidere decine di gatti spargendo polpette avvelenate nei pressi di un condominio di via Cappuccini, nell’omonimo quartiere periferico della città di Brindisi?
Ovviamente non esiste alcun motivo per cui si possa accettare un comportamento di questo tipo e non a caso gli autori di questo atto di crudeltà adesso rischiano sanzioni penali. A dare l’allarme sono le guardie zoofile insieme all’associazione Animal Crimes Italia. Ci si è resi conto, infatti, che in quella zona c’erano delle vere e proprie polpette di colore azzurro contenenti del veleno per mettere fine alla vita dei gatti della zona. Intanto queste polpette sono state raccolte e consegnate ai veterinari dell’Asl per le indagini del caso sulle sostanze contenute, mentre le guardie zoofile, che hanno funzioni di polizia giudiziaria, hanno relazionato alla Procura della Repubblica per i provvedimenti del caso. Il tutto, con il supporto anche dei filmati delle telecamere presenti in zona attraverso cui si potrà individuare il responsabile di questo gesto.
Purtroppo, però, l’episodio legato al tentativo di annientare la colonia felina di viqa Cappuccini non è il solo. In contrada Montenegro, infatti, più volte è stato distrutto il sito dove i volontari portano da mangiare ai gatti, così come sono stati uccisi degli esemplari, mentre nei giorni scorsi un gatto è stato dato alle fiamme ad Oria. Siamo ancora ben lontani, infatti, dall’amore verso gli animali domestici e non bastano neanche le sanzioni previste dal codice penale per fermare l’azione di chi si rende autore di atti di violenza nei confronti di cani e gatti. Da qui l’appello degli animalisti ad una maggiore sensibilità da parte dei cittadini, che può concretizzarsi anche solo con una segnalazione di episodi di violenza.