LA “BUONA STORIA” DEL VERDI CONTINUA TRA FUORIPROGRAMMA E TEATRO RAGAZZI

La Fondazione Nuovo Teatro Verdi ha tracciato questa mattina in conferenza stampa un bilancio sul cartellone 2018-19 in attesa di due spettacoli fuoriprogramma e della rassegna «La scena dei ragazzi», dedicata ai bambini delle scuole per l’infanzia e primarie del territorio, quattro produzioni portate in scena da compagnie pugliesi.

 

12 spettacoli, 10.257 spettatori.

 

Questo, nella sintesi dei numeri, il cartellone che ci siamo appena lasciati alle spalle. E accanto a questi numeri, una ormai consolidata tradizione di teatro popolare di qualità di cui si è parlato questa mattina nel corso di una conferenza stampa che si è svolta nella Sala Giunta di Palazzo di Città a Brindisi. L’incontro, cui hanno partecipato il sindaco di Brindisi Riccardo Rossi, l’amministratore della Fondazione Nuovo Teatro Verdi Nicola Zizzi, il direttore artistico Carmelo Grassi, l’amministratore unico di Brindisi Multiservizi Giovanni Palasciano e la referente per la programmazione teatro ragazzi del Teatro Pubblico Pugliese Adriana Marchitelli, è stata l’occasione per ripercorrere la stagione del politeama brindisino che ha confermato una grande partecipazione di pubblico con una media di 854 spettatori per serata, dato più alto di sempre. Come picco storico è anche nel rapporto tra incassi e cachet delle compagnie, un indicatore che si attesta al 138,82%, trend in crescita alla luce del 131,30% della stagione 2017-18 e del 41% che indica la media nazionale. Dunque, numeri che ispirano soddisfazione per l’esito delle scelte artistiche, che si sono rivelate in linea con le attese del pubblico: tutto questo mentre a livello nazionale il teatro prova a fidelizzare gli spettatori e in particolare i giovanissimi non nascondono la propria disaffezione. Brindisi va controcorrente e il Teatro Verdi mantiene il suo ruolo grazie a un’offerta che per tradizione segue una strada ricca d’incroci tra generi e stili. Conclusi gli spettacoli in cartellone, la stagione della sala brindisina sfoglia due attesissimi titoli fuoriprogramma: si comincia domenica 31 marzo alle 20.30 con «Momenti di trascurabile (in)felicità», lo spettacolo con Francesco Piccolo e Pif, un racconto a due voci dedicato alle piccole grandi gioie e alle molteplici e  trascurabili (ma non irrilevanti) forme di in/felicità che appartengono al nostro quotidiano, ai (dis)piaceri intensi e volatili che punteggiano le nostre giornate, accendendone i «minuti come fiammiferi nel buio». Un perfido e irresistibile catalogo dell’allegria di vivere; fuori cartellone è anche il concerto di martedì 2 aprile, sempre alle 20.30, dal titolo «PFM canta De André Anniversary», sold out da oltre due mesi, tappa del tour che la storica band milanese, non nuova al pubblico di Brindisi, ha voluto programmare per celebrare il quarantennale dei live «Fabrizio De André e PFM in concerto» e a vent’anni dalla scomparsa del celebre cantautore genovese.

 

«Una stagione che è riuscita a contemperare numeri e qualità – ha commentato il sindaco Riccardo Rossi – e ora completa l’offerta con una rassegna di teatro ragazzi. Un tassello fondamentale perché ha l’obiettivo di educare i giovanissimi alla bellezza di una forma d’arte come il teatro. La nostra città ne ha bisogno, i nostri ragazzi ne hanno bisogno perché il teatro rappresenta il più importante ed efficace setting educativo che si possa immaginare. Escludo che la razionalizzazione della spesa cui l’Amministrazione comunale è impegnata per ragioni di bilancio possa in qualche modo interessare il contributo diretto alla Fondazione. Che avrà anche il compito di organizzare la prossima rassegna estiva attraverso un avviso pubblico che sarà presto pubblicato».

 

«Il ruolo della Fondazione è sempre più centrale nelle politiche culturali del Comune – ha aggiunto Nicola Zizzi – e questo grazie anche a un percorso di risanamento economico che la Fondazione è riuscita a realizzare in questi due ultimi anni e grazie alla quale oggi è in grado di assolvere a un ruolo sempre più articolato e complesso. Tra poco ci sarà il cambio di guarda nell’organo deliberativo e cedo il testimone con la soddisfazione di chi ha partecipato al recupero di una realtà culturale propositiva. Oggi leggiamo gli indicatori che attestano una performance importante: per questo mi sento di ringraziare il direttore artistico e la struttura che lo supporta. Mi piace sottolineare anche il lavoro che la Fondazione svolge nell’ambito della formazione con i percorsi di alternanza scuola-lavoro avviati con l’IISS Epifanio Ferdinando di Mesagne, il liceo artistico e musicale Simone-Durano e il liceo delle scienze umane e linguistico Palumbo di Brindisi, e gli stage professionali per i servizi di biglietteria e accoglienza».

 

«La soddisfazione più grande – ha osservato Carmelo Grassi – è nell’essere riusciti a raggiungere tutte le fasce di pubblico. Chiaramente i costi di gestione non si limitano ai cachet delle compagnie, per questo c’è sempre più bisogno di risorse per dare alla struttura un maggiore respiro di proposta e di efficienza. Ma siamo a buon punto. Grazie anche al nostro main sponsor Enel, ai partner Eni e Confindustria Brindisi e ai sostenitori Ance Brindisi e Habitat. A questi aggiungiamo anche la società Brindisi Multiservizi che sta sostenendo da sponsor il concerto della PFM in arrivo il 2 aprile. Abbiamo chiuso anche un accordo con Stp per il trasporto dei bambini in vista della prossima rassegna di teatro ragazzi. Stiamo pensando di rafforzare il segmento dei concerti e intanto posso anticipare che in autunno tornerà la lirica».

 

«Brindisi Multiservizi sostiene il concerto della PFM – ha continuato Giovanni Palasciano – ma intendiamo contribuire anche alla produzione dei volumi sul tempio di San Giovanni al Sepolcro e abbiamo sottoscritto una partnership con il liceo artistico di Brindisi per la realizzazione delle calamite promozionali destinate ai turisti. Dunque, un’attenzione in più per l’immagine e la cultura nella città».     

 

Nel corso della conferenza è stata presentata anche «La scena dei ragazzi», un programma di matinée dedicato al pubblico dei bambini, dai piccoli dell’infanzia fino agli scolari delle primarie. La Fondazione incontra ancora una volta il Teatro Pubblico Pugliese per proporre quattro titoli in rassegna, un viaggio tra i classici nell’universo molteplice della produzione per l’infanzia, tra la magia del sogno, i perché dei più piccoli, l’amico immaginario, il piacere del gioco e le avventure di animali-bambini alla scoperta del mondo che li circonda. Temi come l’amicizia, la paura, l’abbandono, le domande sul senso della vita. «La scena dei ragazzi» offre ai bambini strumenti di conoscenza e confronto con la realtà e occasioni per affrontare gli argomenti studiati in classe con la pratica del teatro. Si tratta di produzioni tutte “made in Puglia” capaci di mettere i linguaggi del teatro al centro dell’immaginario del bambino, stimolandone la creatività e la fantasia: «Vassilissa e la babaracca» (scuola primaria), spettacolo ispirato a uno dei racconti più conosciuti della tradizione russa, «Vassilissa e la Baba Jaga», è immerso nelle atmosfere avventurose caratteristiche di quella cultura, luoghi e personaggi attraverso cui la natura manifesta tutta la propria forza e terribile bellezza; in «Biancaneve, la vera storia» (scuola primaria) i bambini entrano “dietro le quinte” della fiaba e i personaggi si mostrano altalenanti, talvolta buoni e talvolta cattivi, proprio come la vita che impariamo ad affrontare; «Altrimenti arriva l’Uomo Nero» (scuola per l’infanzia) è una storia delicata e divertente nella quale protagonisti sono pupazzi e marionette da tavolo animati e le musiche sottolineano momenti onirici e fantastici; infine, «SeMino» (scuola per l’infanzia) è l’eterna lotta tra ciò che è e ciò che potrebbe essere, il tempo sospeso tra ciò che vorremmo fare e ciò che riusciamo a fare. Il progetto dello spettacolo nasce dalla ricerca di forme alternative e innovative di educazione ambientale.

   

«Annunciare una rassegna teatro ragazzi in teatro è sempre una buona notizia – ha concluso per il Tpp Adriana Marchitelli – perché portare i bambini in sala è diverso che allestire gli spettacoli negli auditorium delle scuole: l’esperienza davanti a un vero palcoscenico teatrale consente al bambino di compiere un percorso emozionale, più che uno propriamente didattico. Il Tpp, con questa programmazione, torna a valorizzare la scena pugliese dedicata al pubblico dei giovanissimi».

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