A dire il vero, la segnalazione ci era stata fatta in più occasioni, ma i nostri sopralluoghi non avevanmo sortito alcun esito positivo. “Lo scarico viene effettuato periodicamente – ci avevano riferito – e non è possibile prevedere quando”. Questa volta, invece, li abbiamo beccati. Complice una puzza insopportabile, ci siamo sporti dal terminal passeggeri del porto di Brindisi ed abbiamo visto che dallo stabilimento Sanofi veniva sversato nel Fiume Piccolo un liquido biancastro dal cattivo odore insopportabile. Ovviamente, come noi lo hanno avvertito tutti i passeggeri in transito per la Grecia (bel modo di accogliere i nostri “ospiti”…), visto che il terminal si trova a pochi metri di distanza dal corso di Fiume Piccolo.
Ma di cosa si tratta? Le autorità sanitarie preposte possibile che non abbiamo mai ricevuto segnalazioni in tal senso? Sono stati effettuati prelievi? Ed è normale che un liquido biancastro maleodorante finisca nel fiume e poi direttamente in mare?
Questa “scoperta” avviene a pochi giorni di distanza dalle foto che Brindisitime ha pubblicato in esclusiva per documentare lo sversamento in strada di fanghiprovenienti dall’impianto di depurazione della setssa Sanofi. Un episodio che ha comportato il sequestro dell’area da parte dei carabinieri forestali e l’iscrizione nel registro degli indagati per il direttore dello stabilimento per l’ipotesi di reato di gestione illecita di rifiuti speciali.