BARRETTA HA ABBATTUTO IL MANUFATTO SUL LUNGOMARE. E QUEST’ALTRO DI CHI E’???

E’ di alcuni giorni fa la notizia dell’abbattimento dei vecchi capannoni di proprietà della ditta Barretta, sul lungomare brindisino, nel pieno del rione Sciabbiche. Manufatti utilizzati come depositi per le manutenzioni a bordo dei rimorchiatori dell’omonia azienda. Il problema si è trascinato per anni, ma alla fine si è giunti ad un primo passo, che consiste proprio nella rimozione di questi “ostacoli” che rendevano impossibile una riqualificazione di quel tratto di lungomare. Certo, la soluzione non può essere considerata definitiva, in quanto al posto dei vecchi capannoni verrà realizzata una struttura più piccola. Il tutto, in attesa che si stabilisca una volta per sempre quale dovrà essere l’ormeggio definitivo degli stessi rimorchiatori. Ma l’argomento merita un ulteriore approfondimento, anche per dimostrare il lasssismo e l’approssimazione che ha caratterizzato negli anni scorsi l’azione dell’Autorità Portuale.

Oggi, invece, vogliamo occuparci di un altro problema. Accanto ai capannoni di Barretta, già demoliti dalla ditta incaricata, continua a rimanere in piedi un altro vecchio manufatto. Il tetto (visto dalla scalinata delle Sciabbiche) è in eternit e quindi è sin troppo evidente che c’è presenza di amianto. La speranza è che si proceda anche alla demolizione di questoi capannone, altrimenti l’abbattimento di quelli occupati da Barretta non avrebbe alcun senso (in termini di recupero e fruizione del lungomare da parte della città). Il dato che preoccupa è che non ci sono cartelli che indicano se anche questa vecchia struttura sarà eliminata. Un motivo in più per cercare di saperne di più.

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