ALL’INDIGNATO SPECIALE LA STORIA DI UNA BIMBA BRINDISINA CON AUTISMO E DEI SUOI GENITORI COSTRETTI A PAGARE DI TASCA PROPRIA LE TERAPIE

Ha soli 5 anni ma è già in grado di parlare 5 lingue ed è padrona della matematica. Il suo quoziente intellettivo è superiore alla norma. La piccola brindisina con queste facoltà, è affetta da una forma di autismo che le consente da un lato di essere quasi geniale, dall’altro però ha altri deficit che vanno corretti e trattati con terapie specifiche come la psicomotricità e il metodo ABA. Il suo caso oggi è stato protagonista della puntata de L’indignato speciale del Tg5. La famiglia della piccola Marta, madre disoccupata e padre impiegato delle Poste, spende fior di quattrini per le sedute di ABA. Il tribunale ha riconosciuto il diritto ad usufruire di queste sedute, ma la Asl di Brindisi ancora non si è attenuta alle disposizioni del giudice. Le difficoltà di questa giovane coppia di genitori, sono quelle di altre famiglie brindisine, costrette a sobbarcarsi le spese per poter garantire ai propri figli una vita migliore seppur con un disturbo grave come quello dell’autismo, spese che non tutti sono in grado di affrontare e a quel punto il rischio è che questi ragazzi vengano abbandonati a se stessi senza possibilità alcuna di potersi sentire integrati nella società. Di questi casi dovrebbe occuparsi il CAT (Centro Autismo Territoriale), ma di fatto il tutto è ancora in alto mare, in una fase di transizione infinita di competenze e di pazienti, che dovrebbero essere presi in carico dal Centro, sollevando il NIAT, che se n’è occupato fino a questo momento, da ogni onere. Tra il dire e il fare c’è di mezzo il mare e il caso di Marta rischia di non rimanere un caso isolato. IL VIDEO

 

https://www.mediasetplay.mediaset.it/video/tg5/la-famiglia-di-una-bambina-in-difficolta_F309453601082C06

 

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