COLMATA DI COSTA MORENA EST: LE OSSERVAZIONI DELL’ORDINE DEGLI ARCHITETTI

L’Ordine degli Architetti Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori della Provincia di Brindisi esprime, attraverso una nota, le proprie “Osservazioni allo Studio per la Valutazione di Incidenza Ambientale per il progetto della “vasca di colmata tra il pontile petrolchimico e costa Morena Est” nel porto di Brindisi.

Di seguito, il documento inviato al Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Mare, alla Regione Puglia e al Comune di Brindisi.

“Questo Ordine, anche attraverso il lavoro svolto dalla commissione interna sugli strumenti urbanistici, intende far pervenire, in spirito di collaborazione e di assunzione della propria responsabilità, quale soggetto attento alle dinamiche urbane e ai processi di più corretto uso del territorio, le proprie osservazioni allo Studio per la valutazione di Incidenza Ambientale per il progetto della “vasca di colmata tra il pontile petrolchimico e costa Morena Est” presso il porto di Brindisi.

In premessa alle osservazioni che seguiranno, richiamiamo alcuni elementi per la formulazione della pianificazione portuale, contenuti nelle Linee Guida emanate dal Ministero.

Dette linee dovrebbero, a nostro avviso, essere tenute a riferimento, vieppiù quando si è in presenza di strumentazioni, ormai datate, che si trovano a confrontarsi con un quadro normativo totalmente evoluto e cambiato sia in campo urbanistico che ambientale.

Le linee guida ci parlano, estrapolando alcuni passaggi, di:

  • analisi del contesto locale;
  • pre intese con le Amm.ni interessate;
  • valutazioni ex ante (p.es saturazione banchine);
  • valorizzazione del patrimonio infrastrutturale esistente;
  • principi di sostenibilità ambientale energetica a e paesaggistica;
  • protezione idraulica del territorio;
  • i tutela della biodiversità;
  • riduzione antropica sui sistemi naturali,
  • qualità del paesaggio portuale etcc.

Indirizzi questi che sebbene riferiti alla formulazione di nuovi Piani Portuali, riteniamo non possano non essere presi a guida dei processo di trasformazione di aree portuali, soprattutto quando si è in presenza di vecchie e datate pianificazioni. Il progetto di colmata che trattiamo ricade in questo ottica di attenzione, come anche riteniamo che disattenda del tutto i propositi lungimiranti e qualificanti che sono contenuti nelle citate Linee guida ministeriali.

L’attuale assetto normativo in materia di tutela dell’ambiente e del paesaggio è successivo alla data di redazione del vigente PRP del porto di Brindisi (1975).

Le successive norme regionali tradotte nel PPTR danno precise indicazioni in

termini di ambiente e paesaggio, anche in aree industriali. Il sito in oggetto è, in buona sostanza, la foce del  canale e di un bacino imbrifero, relativa alla zona umida denominata “Le Saline di Punta della Contessa”, nonché area a rischio idrologico.

Questi due punti vengono del tutto trascurati nel progetto con l’ostruzione dello sbocco a mare di Fiume Grande.

L’integrazione richiesta allo Studio per la Valutazione di Incidenza Ambientale come di seguito:

il Proponente deve integrare il SIA con la Valutazione di Incidenza del sito

SIC IT9140003 “Stagni e Saline di Punta della Contessa”, coincidente con l’omonima ZPS, posta a 4 km dal sito interessato dalla realizzazione del Progetto.

Questa valutazione parte da un dato non perfettamente corrispondente alla realtà, in quanto la foce e l’alveo di Fiume Grande fa parte pienamente della zona umida citata.

  1. Nello specifico per l’aspetto funzionale pianificatorio si rileva quanto segue :
  • L’area in questione, nel vigente PRP, è situata nella porzione di specchio acqueo indicato come “darsena petroli” (vedi elaborato grafico allegato al voto nr 694 del ’75) ed indicata a terra come eventuale “deposito costiero” legato alle esigenze di sviluppo dell’industri

 

 

 

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