Ciò che resta del mercato settimanale del giovedì e che non si può condensare in poche foto, ha davvero dell’incredibile. In serata le vie del quartiere S. Elia si presetavano come una discarica a cielo aperto. Via Ligabue in particolare è un tappeto di scatoloni, cartacce, buste in plastica, indumenti caduti accidentalmente dalle bancarelle e abbandonati. Non è una situazione da paese civile e francamente non si ricordano episodii simili in passato. La gestione della pulizia della città e più in generale la raccolta rifiuti, assumono ogni giorno che passa, le sembiamze di una vera e propria emergenza sociale. Perchè la zona mercatale non è stata ripulita? Chi dovrebbe garantire che ciò avvenga puntualmente? E chi pagherà? Sono domande più che lecite anche perchè la situazione è sfuggita dalle mani da molto tempo ormai e tra l’inciviltà di molti cittadini, più abituati all’abbandono selvaggio dei rifiuti che non alla raccolta differenziata e le inadempienze e le proteste, a farne le spese è l’immagine della città, violentata e abbandonata. In questi giorni è stato chiesto a gran voce un presidio fisso nel quartiere, ma non può rappresentare l’unica soluzione al problema. Occorre usare le maniere forti, ribellarsi e ripristinare un ordine inesistente da molto. Punire chi non rispetta la legge che sia cittadino o azienda. Ogni tanto copiare dai comuni virtuosi non sarebbe male. Un bagno di umiltà non ha mai ucciso nessuno….