Il Comune di Brindisi non intende pagare la somma di circa 26mila Euro, oltre IVA, per lavori eseguiti presso l’impianto di depurazione del canile comunale di contrada S.Lucia e decide di opporsi al Decreto ingiuntivo ricevuto il 5 ottobre da parte della ditta Gruppo Operatori Servizi Tecnologici di Spoleto. L’emissione del decreto ingiuntivo riguarda n.2 fatture del 31 dicembre 2015 e n.2 del 13 maggio 2016. Da parte sua, infatti, l’Ufficio competente del Comune ha evidenziato che a seguito dei lavori eseguiti presso il depuratore del canile, l’acqua in uscita non avrebbe una qualità tale da poter consentire il suo riutilizzo. In sostanza, secondo il Comune di Brindisi, i lavori non sarebbero stati fatti ad arte. Da qui la decisione di opporsi innanzi al Tribunale di Spoleto verso il decreto ingiuntivo ricevuto nei giorni scorsi.