Ecco la nota dell’avv. Roberto Cavalera:
La mossa di Rossi di istituire una commissione speciale d’inchiesta sul caso dei servizi sociali è uno specchietto per le allodole.
Io sono contrario, non solo perché la cultura inquisitoria non mi appartiene, ma soprattutto perché una commissione d’inchiesta è uno strumento utile solo se dispone di poteri d’indagine pieni, come avviene per quelle parlamentari per le quali l’art. 82 della Costituzione prevede che agiscano con gli stessi poteri dell’autorità giudiziaria, cosa del tutto esclusa dal vigente regolamento comunale.
Il Capo dell’amministrazione è lui e da lui i cittadini si aspettano trasparenza.
In realtà il Sindaco non vuole fare chiarezza, ma solo distrarre l’opinione pubblica dal vero problema: la sua autorevolezza nei riguardi delle forze politiche della coalizione ed in particolare nei confronti del Partito Democratico che, con ben nove consiglieri, continua a farla da padrona.
Ma la cosa più grave è che Rossi è recidivo.
Ha dimostrato di non essere autorevole una prima volta in occasione delle dimissioni della sua vice che non è stato capace di difendere ed una seconda, dopo appena un solo giorno, allorquando, con toni trionfalistici, ha annunciato che la nomina del nuovo vicario sarebbe avvenuta entro e non oltre lo scorso lunedì, cosa poi non verificatasi per lo stop imposto da Leu.
Un Sindaco, per dirla in breve, che si proponeva come il comandante che avrebbe traghettato la città verso nuovi lidi e che, invece, si è dimostrato un semplice nocchiero che alla prima raffica di vento, rotte le vele, rischia di farci naufragare sugli scogli.
Avv. Roberto Cavalera
Consigliere Comunale