UN’INTERESSANTE ANALISI SUL DDL PILLON E CONFLITTO DI LEALTÀ, DELLA DOTT.SSA RIZZO.
Riceviamo e pubblichiamo un’interessante riflessione della dott.ssa Teodora Tiziana Rizzo.
“Uno dei diritti esclusivi dei bambini, dei ragazzi ,degli adolescenti, è quello di vivere sentimenti PURI nei confronti di entrambe le figure genitoriali che attraversano la delicata fase della conflittualità. Ma questo diritto non viene assolutamente preso in considerazione! In questi ultimi periodi, da quando il Senatore Simone Pillon ha presentato il suo DDL ,ho analizzato e osservato con attenzione, da dietro la mia finestra, il fenomeno sociale che il DDL ha scatenato e credetemi, ne sono rimasta basita … E’ emersa la parte peggiore degli adulti ,uomini e donne, di alcuni sedicenti professionisti, di politici !!!Chi, fino a poco tempo prima, non ha mai creduto e voluto l’istituto della Mediazione Familiare, ora ne è diventato un grande esperto…Si e’ creato un business attorno alla figura del coordinatore genitoriale, non condivido assolutamente questa nuova figura uscita come per magia chissà da quale cilindro…Con poche ore di formazione non si sa come si diventa esperti della vita famigliare degli altri e impropriamente si e’ già pronti per entrare nei sentimenti, nel vissuto delle famiglie, per impartire regole .Siamo all’assurdo e al ridicolo!!! Si parla nuovamente di negoziazione assistita…quanta confusione…Si parla di alienazione Parentale…Per favore, mettiamo ordine e cominciamo ad essere onesti e leali, stiamo parlando della tutela dei minori e delle ricadute che la mancata tutela puo’ avere.
E’ DIRITTO dei BAMBINI e non diritto dei genitori, quello di mantenere rapporti continuativi, di vivere la quotidianità con entrambi i genitori. Questi diritti vanno affrontati caso per caso. Ovvio che nei casi in cui ci sono patologie gravi dei genitori o violenze, questo non po’ essere attuabile. In merito alla mia esperienza professionale, io affermo che i bambini ,i ragazzi, gli adolescenti nella fase della conflittualità ‘ genitoriale, si trovano coinvolti involontariamente a vivere uno stato emozionale che logora la loro anima e la loro serenità. I minori vivono uno dei conflitti piu pericolosi e dolorosi: IL CONFLITTO DI LEALTÀ!!!
Lo abbiamo riscontrato in 15 anni di professione, operando in Co- Mediazione interdisciplinare globale con il mio compagno di vita e di professione. Diciamo la verità, queste sindromi che hanno accompagnato gli anni precedenti, sono state inventate senza alcun fondamento scientifico da professionisti solo per mero business. Non sono questi gli interventi di relazione di aiuto! L’adulto, in alcuni casi coadiuvato dal professionista, mette il minore nelle condizioni di scelta dell’uno o dell’altro genitore.Come si può sentire il minore? Proviamo ad immedesimarci. Quale stato d’animo può avere ?
Quando ho ascoltato i minori, con grande sofferenza emozionale, mi dicevano: se dico a papà che mi manca, mamma ci rimane male o viceversa… non so se un mio successo o una mia delusione la devo condividere prima con mamma e poi con papà o viceversa … vorrei tanto trascorrere una giornata con i miei nonni, giocare con i miei cugini, farmi coccolare dai miei zii, come accadeva prima, quando eravamo uniti, ma mamma o papà non vuole, so che se lo chiedo, si arrabbiano, perché si odiano con i nonni, con gli zii e ci rimangono male… e mi fermo qui…quanto dolore che si arreca a queste anime innocenti
. In tutti questi anni sono stati commessi errori gravissimi. Il Senatore Pillon, con molto piacere avrò l’onore di confrontarmi con lui il 23 -24 Novembre al X Congresso Nazionale che si terrà in Roma, organizzato dall’AMI, sulle riforme del diritto di famiglia e del quale il suo Presidente l’Avv.Gian Ettore Gassani e’ stato sempre sostenitore dell’istituto della Mediazione Familiare ha avuto il coraggio, la determinazione di parlare di uno strumento che in Italia esiste da 30 anni, anche se alcuni affermano ancora che e’ poco conosciuto: L’istituto della Mediazione Familiare. Urge il riconoscimento giuridico…Urge l’obbligatorieta’ del primo incontro informativo. Avremo modo di condividere un costruttivo confronto. A mio avviso, basta tale Istituto nel suo riconoscimento giuridico, a garantire insieme a bravi avvocati, non tuttologi ma esperti in diritto di famiglia, un percorso che accompagni due persone che hanno deciso di separarsi, a scogliere il proprio legame affettivo con rispetto e civiltà,nella massima responsabilità genitoriale. La guerra dei Roses non porta a nulla…Apriamo a questo cambiamento giuridico e culturale, ne abbiamo il dovere !!! Di danni a discapito dei minori e delle persone, ne sono stati fatti troppi e la società attuale ne e’ prova inconfutabile!!!
Dott.ssa Teodora Tiziana Rizzo
Pedagogista Mediatrice Familiare
Presidente Nazionale INAMEF.