I GENITORI DEGLI AUTISTICI BRINDISINI: CARO GRILLO LA PROSSIMA VOLTA CI PENSI PRIMA DI PARLARE

Riceviamo e pubblichiamo una nota dei genitori dell’associazione “Il bene che ti voglio”, in merito alle parole di Beppe Grillo riguardanti gli autistici.

“Le parole poco felici per non dire inappropriate, utilizzate da Beppe Grillo durante il suo ultimo comizio al Circo Massimo, hanno indignato il popolo del web, in difesa dei soggetti portatori di autismo e patologie correlate. L’aver definito psicopatico chi nasce con neurodiversità, non ci piace. Non ci piace perché chi ha un figlio autistico o con la sindrome di Asperger, (Grillo ha ridacchiato anche utilizzando questo termine), combatte ogni giorno con la neurodiversità del figlio, combatte con una società, e quelli che ridevano alle sue battute sono la dimostrazione, che non accetta e non è pronta a comprendere che la diversità è una questione di punti di vista. Chi è autistico non è diverso, diversa è la sua visione della vita, diverso è il modo di approcciare agli altri, di confrontarsi. Diverso è quello che chi non comprende, giudica tale! I nostri figli sono risorse che in altri paesi sarebbero valorizzate secondo le inclinazioni di ognuno di essi. Perché ognuno di questi nostri figli è sì diverso, ma solo nel modo di vivere l’autismo. Fatichiamo ogni giorno per fornire ai nostri ragazzi gli strumenti per vivere in questo mondo pieno di falsità, ipocrisie, pregiudizi, tutti concetti lontani dalla mente di un autistico, perché la mente di un autistico è pura, non comprende doppi sensi né stupide ironie come la sua, i nostri ragazzi non sono degli psicopatici, alcuni di loro hanno menti geniali senza averlo appreso da nessun manuale, sono geniali perché nascono con un cervello geniale, con facoltà al di sopra della media, sono ragazzi e bambini che faticano il doppio solo per farsi accettare da una società che è quella che ha riso alle sue battute e che si indigna se in classe insieme a quelli che secondo degli stupidi stereotipi, sono considerati normodotati. La normalità, anche questa è una questione di punti di vista. Chi ha stabilito cosa è normale e cosa non lo è? Caro Grillo, se per fare politica lei ha bisogno di deridere e schernire i nostri figli, allora il diverso è lei. Diverso da coloro che ogni giorno provano ad insegnare agli studenti, nelle scuole, che siamo fatti tutti della stessa materia solo che il cervello di qualcuno dei nostri figli, ha una visione diversa, ma non sbagliata della vita. Lei è diverso perché non ha neanche per un attimo riflettuto sul male e sul dolore che avrebbe provocato a migliaia di famiglie, spesso lasciate sole a combattere per il più stupido dei diritti. Lei è diverso perché la politica, soprattutto quella, dovrebbe difendere i nostri figli, invece per lei è più semplice strappare una risata e un applauso definendoli psicopatici. Si ricordi che autistici si nasce, purtroppo e non si diventa! La prossima volta ci pensi prima di parlare….”

I genitori dell’Associazione “Il bene che ti voglio” – Brindisi

Condividi questo articolo:
Share on facebook
Share on twitter
Share on telegram
Share on whatsapp
no_fumo_torchiarolo

what you need to know

in your inbox every morning