“Oggi abbiamo depositato una proposta
di legge per bloccare la riduzione delle Camere di Commercio da
105 a 60, come previsto dalla Legge Madia del 2015. Questi
accorpamenti arbitrari sono stati oggetto di ricorsi delle
Regioni alla Corte Costituzionale, per violazione del principio
di leale collaborazione in una materia dove era prevista la
competenza concorrente tra Stato e Regioni”. Cosi’, in una nota
congiunta, i deputati di Forza Italia Raffaele Nevi e Mauro
D’Attis.
“Nella passata legislatura – aggiungono – Forza Italia ha piu’
volte rimarcato che la riduzione degli Uffici territoriali dello
Stato avrebbe creato maggiori oneri a cittadini e imprese a
fronte di risparmi risibili per lo Stato. Nel caso delle Camere
di Commercio il danno al tessuto imprenditoriale dei nostri
territori e’ rilevante e il risparmio e’ zero. Per questo la
nostra proposta sovverte l’impostazione dei Governi di
centrosinistra: si prevede che saranno le Regioni, insieme alle
organizzazioni imprenditoriali a stabilire il numero di Camere
di commercio necessarie al proprio territorio, con i limiti di
almeno 40,000 imprese iscritte e della rigorosa sostenibilita’
economica, fatte salve le deroghe per le aree montane o
insulari”.
“Anche colleghi oggi in maggioranza, ma con i quali abbiamo
condiviso le battaglie contro la Legge Madia, hanno presentato
un provvedimento che va in questa direzione. La speranza che
nutriamo e’ che la maggioranza e il Governo fermino l’attuazione
di quella legge e costruiscano un apparato normativo piu’
rispondente alle esigenze del nostro paese ritornando, senza
indugio, a un disegno federalista che punti sulla efficienza e
economicita’ dei servizi alle imprese senza smantellare un
presidio utile alle imprese stesse”, concludono i deputati
azzurri.