(m.c.) – La vicenda Shuttle è diventata una pericolosissima patata bollente nelle mani del sindaco Rossi. Stiamo parlando di un’opera pubblica dal costo di più di venti milioni di euro (a fronte di un finanziamento iriginario di 40 milioni) pensata e voluta negli anni scorsi ma non ancora decollata.
Lo Shuttle, come è noto, ha l’obiettivo di realizzare un servizio veloce su gomma per collegare la stazione ferroviaria ad una stazione di scambio nei pressi dell’ospedale Perrino per poi giungere all’aeroporto del Salento. Insomma, un sistema intelligente per facilitare l’accesso allo scalo aeroportuale per chi proviene da altri paesi della provincia o dalle province di Lecce e Taranto. Ma il progetto contiene anche una autentica manna per la città di Brindisi e cioè la concreta realizzazione del primo stralcio della circolare del mare. Una scelta dell’Amministrazione Comunale al governo della città nel 2013 per sbottigliare la città dal traffico automobilistico, collegando via mare il centro della città, il Casale, il seno di Levante e il seno di Ponente.
Dopo mille controversie legali, l’appalto è stato assegnato ma è ancora tutto fermo, nonostante sia stato consegnato il progetto definitivo da parte dell’azienda. Nel frattempo, infatti, il Governo Gentiloni ha stanziato 60 milioni di euro per collegare su rotaia la rete ferroviaria all’aeroporto del Salento. Un bluff di chiara matrice elettorale, visto che l’annuncio è arrivato a poche ore dall’apertura dei seggi per il rinnovo del Parlamento. Con il passare delle settimane, infatti, si è scoperto che l’opera (ma gli addetti ai lavori lo sapevano bene) costerebbe oltre 110 milioni di euro e che, pertanto, il finanziamento è insufficiente. Inoltre, i 60 milioni saranno disponibili non prima del 2022.
Il solo annuncio dello stanziamenrto, però, è bastato a far affermare a qualcuno che lo Shuttle doveva essere accantonato, magari provando a destirare le somme proprio alla realizzazione del collegamento su rotaie.
Parole, solo tante parole. Ad oggi, infatti, la situazione è la seguente: nè Governo nazionale, nè Regione Puglia hanno messo nero su bianco confermando il trasferimento del finanziamento. Il tutto, nonostante il commissario prefettizio Giuffrè abbia detto a chiare lettere, e per iscritto, che qualcuno doveva dire al Comune come annullare la gara-Shuttle e soprattutto chi si sarebbe fatto carico del pagamento della penale all’azienda aggiudicataria dell’appalto (si parla di una cifra di circa 6 milioni di euro).
Niente, silenzio assoluto, anche da parte della ministra Barbara Lezzi che pure è stata messa al corrente ufficialmente della questione.
E allora, richiamando la nota frase di Andreotti che “a pensar male si fa peccato, ma spesso ci si azzecca”, gli scenari possibili sono due: il dirottamento del finanziamento in un’altra città della Puglia (con la scusa del mancato utilizzo delle somme per tanti anni) o l’avvio di un contenzioso infinito con l’azienda aggiudicataria, con il rischio concreto che il Comune debba dissanguarsi per pagare una penale milionaria.
Il sindaco Rossi, pertanto, non può più aspettare. Lanci un ultimo “sos” al Governo ed alla Regione. Diversamente, dia avvio ai lavori. Brindisi avrà una infrastruttura comunque utile e soprattutto potrà vedere coronato il sogno della sua circolare del mare. Star fermi e non decidere è la peggiore delle decisioni. Sempre.