Tutto pronto per il prossimo appuntamento con BorgArti, prosegue con grande successo la programmazione del Festival dei borghi antichi che in queste settimane, attraverso il teatro d’autore, ha animato Carovigno e Ostuni. La rassegna teatrale, realizzata dall’Associazione Culturale ed Artistica S.M.T.M. con il sostegno di MiBACT e di SIAE, nell’ambito dell’iniziativa “Sillumina – Copia privata per i giovani, per la cultura” e con il partenariato dei Comuni di Carovigno e Ostuni, è articolata in otto spettacoli distribuiti in altrettante giornate, dall’8 al 30 settembre. Dopo aver conosciuto i volti delle donne attraverso“Nuda”, storie di famiglie e immigrazione con “St’America” e “Famiglia D’Amato”, e dopo aver affrontato la sofferenza di “Celeste” e l’esperienza tragicomica di “Angelo della gravità”, è la volta di altri due spettacoli “Cartun” e “Visioni gloriose”.
“Cartùn” andrà in scena il prossimo 28 settembre, a partire dalle 20, nella piazza centrale di Serranova a Carovigno, è una produzione di Valentino Ligorio. E’ uno spettacolo per bambini nato da una sperimentazione che la compagnia Teatro Menzatì ha avviato nel 2015, con l’obiettivo di definire un linguaggio scenico originale, che fondesse al suo interno diverse tecniche e discipline artistiche, al fine di raccontare storie originali contemporanee adatte ad un pubblico di bambini ma anche di adulti. Attraverso un percorso di riutilizzo di materiale di scarto (il cartone), è stato creato uno spettacolo che pone la questione dell’importanza del gioco per un bambino. “Giocare è una cosa seria” diceva Munari.
“Visioni gloriose” è in programmazione per il prossimo 29 settembre, a partire dalle ore 20, in piazza Salvo Dacquisto ad Ostuni ed è messo in scena dalla Compagnia Neamera. La trama: in un vecchio municipio di provincia un sindaco vedovo convive con le sue segretarie, presta attenzione al suo giovane figlio e liquida trafficanti di influenze. Completamente immerso nei suoi sterili lavori burocratici, perderà di vista tutto ciò che lo circonda, attratto dal piacere del potere, immergendosi in un mare di dubbi esistenziali. Con audacia fisica, le maschere complete e senza parole.
L’ingresso agli spettacoli è libero.