Riceviamo e pubblichiamo una nota di Paolo Taurino in merito alla possibilità di aprire un centro di accoglienza per immigrati al rione Casale,che in questi giorni sta facendo molto discutere, tanto da essere stato inserito tra gli ordini del giorno del prossimo consiglio comunale.
“C’era una volta, Paolo Taurino, definito da più parti razzista e xenofobo… tanto da essere persino oggetto di un’interrogazione parlamentare
Paolo Taurino c’è ancora: dico la mia perché ho scoperto che ci sono più razzisti e xenofobi a Brindisi in questi giorni di quanti mai avrei potuto immaginare.
Non riesco a trovare altra parola se non vergogna di fronte a quanto sta avvenendo in città, c’è persino chi pensa di organizzare una mobilitazione di piazza per dire no alla possibile apertura di un centro di accoglienza per migranti minorenni.
Bambini. Signori (?), qui stiamo parlando di creature che possono essere figli nostri: bimbi dell’età dei miei figli, o dei figli del mio amico, o ancora dei figli del mio barbiere di fiducia. Semplicemente piccoli da accogliere: che male hanno mai fatto per essere rifiutati, per sentirsi dire che non sono bene accetti a Brindisi?
Per quale motivo scatenare l’inferno contro anime innocenti, la cui colpa è unicamente quella di essere venuti alla luce in una parte del mondo che non è Brindisi, non è la Puglia, non è l’Italia e non è l’Europa. Che male ci possono fare dei bambini?
Chi oggi è in prima fila, per moda ieri mi ha definito razzista nonostante più volte mi sia soffermato sulla necessità di rispettare le leggi dello Stato italiano, spiegando loro che siamo tutti figli di un unico Dio.
Quei bambini meritano la vita, hanno tutto il diritto di essere accolti, sostenuti, integrati proprio come noi Italiani. Molti di loro, arrivati in Italia anni addietro, sono già inseriti nella realtà scolastica della nostra città. I miei bambini frequentano la scuola europea, qui studiano e giocano assieme i bimbi di Brindisi con quelli che a Brindisi non sono nati, così come con quelli nati in Cina o chissà dove.
Rabbrividisco di fronte alle dichiarazioni di chi ha fatto appello niente di meno che urbi et orbi, tra Facebook, testate giornalistiche on line, carta stampa e tv, per raccogliere firme a sostegno del no alla candidatura della vecchia sede della delegazione di quartiere al bando per la Sicurezza pubblicato dal Ministero dell’Interno. Avviso pubblico rimasto in piedi con il nuovo Governo nato dal contratto (lo chiamano così) tra Lega con Salvini e Cinquestelle. Ditelo a quelli della Lega brindisina. Certo dicono che il razzismo non c’entra niente. Non ci credo.
Salvini, quello della Lega, il ministro dell’Interno, lo stesso del caso della nave Diciotti, finito sotto inchiesta, avrebbe potuto fare un passo indietro e bloccare, io credo, quell’avviso che il Pd del sindaco Riccardo Rossi ha subito recepito. Già, ma parliamo del sindaco Rossi del Pd che ha vinto con i voti della Lega brindisina”.
Paolo Taurino