Viene considerato a più livelli uno dei parchi urbani più belli della nostra regione e, non a caso, è diventato meta di visite da parte di famiglie provenienti da ogni parte della Puglia. Ma forse è il caso di dire che tutto questo noi brindisini proprio non ce lo meritiamo. Stiamo parlando del Parco “19 maggio”, meglio conosciuto come Parco del Cillarese. Per l’ennesima volta l’impianto elettrico (ripristinato soltanto quattro mesi fa con l’intervento dell’Enel) è stato vandalizzato e sono stati asportati sia i cavi che i pozzetti. Sono sparite decine di panchine, le pedane dei ponticelli sono state vandalizzate, l’impianto di irrigazione non funziona più da tempo, i bagni pubblici sono quasi sempre chiusi (e comunque hanno subito più volte le attenzioni dei vandali) ed è stata distrutta parte della pavimentazione. E poi c’ una invasione (come documentato da Brindisitime) di topi grandi come i gatti. A fronte di questa situazione disastrosa la macchina comunale che fa? Niente! Il bando per la gestione dei punti di ristoro è pronto da dicembre del 2015. Era stato anche pubblicato durante l’Amministrazione Carluccio, ma poi inspiegabilmente ritirato, mentre non si hanno notizie delle intenzioni dell’attuale governo cittadino. E non si sa nulla neanche della installazione dell’impianto di videosorveglianza, così come non si sa che fine hanno fatto le proposte di associazioni di volontariato che si erano dichiarate disponibili ad operare nel parco, sia per la vigilanza che per attività educative.
Con queste premesse il sindaco Riccardo Rossi ha poche alternative: intervenire immediatamente (e su più fronti), oppure giungere alla decisione drastica di chiusura del parco, prima che qualcuno si faccia davvero molto male candendo in un pozzetto scoperto o infilando il piede in uno dei buchi della pavimentazione.