CARO COMANDANTE… MA I “VU CUMPRA'” DEL PORTO SONO DIVERSI DA QUELLI DELLE SPIAGGE?

E’ di alcuni giorni fa la notizia, diffusa dalla Capitaneria di Porto, del sequestro di merce e delle multe elevate ai “vu cumprà” sulle spiagge del Brindisino. Una iniziativa che risponde alla volontà del Ministro dell’Interno Salvini di eliminare l’abusivismo commerciale, soprattutto se è praticato da gente di colore. L’obiettivo, infatti, è proprio quello di colpire gli extracomunitari presenti nel nostro paese, soprattutto se privi di un regolare contratto di lavoro.

Si può discutere sulla opportunità di prendersela con quei poveretti che percorrono decine di chilometri al giorno sulle spiagge per guadagnare qualche euro (noi siamo tra coloro che vorrebbero più tolleranza…), ma davvero è incomprensibile la scelta di affrontare il problema a macchia di leopardo.

Ecco perché chiediamo pubblicamente al comandante della Capitaneria di Porto il motivo per cui i tanti “vu cumprà” che devastano l’immagine del porto di Brindisi a Costa Morena vengono tollerati. E’ uno spettacolo indecente, ma nessuno muove un dito per restituire decoro al nostro porto. Il presidente dell’Autorità di Sistema Portuale Ugo Patroni Griffi ha detto più volte che non può intervenire perché il terminal è privato ed i piazzali sono del Consorzio ASI.

La realtà è che la Capitaneria di Porto, invece, può intervenire dove vuole, soprattutto se si pratica commercio abusivo e soprattutto se si intralciano le operazioni portuali. Ed allora perchè in questo caso c’è tanta tolleranza?

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