MAROCCHINO 40ENNE ARRESTATO PER MALTRATTAMENTI IN FAMIGLIA

Latiano: cittadino marocchino 40enne arrestato per maltrattamenti nei riguardi dei congiunti.

I Carabinieri della Stazione di Latiano al termine degli accertamenti hanno tratto in stato di arresto un 40enne cittadino marocchino residente in Latiano. I fatti sono avvenuti nel tardo pomeriggio di ieri a seguito di una richiesta di intervento giunta alla centrale operativa di San Vito dei Normanni. La pattuglia giunta sul luogo dell’intervento ha notato in strada un uomo anziano e sofferente identificato poi per il padre dell’arrestato. Quest’ultimo a torso nudo, alla vista dei Carabinieri ha tentato di allontanarsi. Bloccato, ha tentato in tutti i modi di divincolarsi strattonando i militari che volevano condurlo in caserma. Dagli accertamenti compiuti si è riscontrato che l’arrestato poco prima aveva rotto il lunotto posteriore dell’autovettura della sorella 24enne. La donna nella circostanza è stata accompagnata in ospedale dai sanitari del 118 per i malori accusati a seguito dei maltrattamenti e lesioni inferte dal congiunto. Anche il padre 78enne al quale il figlio ha inferto un pugno in fronte, era in uno stato di prostrazione visibilmente affranto e provato per le umiliazioni e soprusi subiti quotidianamente unitamente alla figlia da circa sei mesi da quando lo ospita nella casa. L’arrestato nel corso delle intemperanze verificatesi nella giornata, oltre a infrangere il lunotto della vettura ha anche rotto un televisore e una porta in legno dell’abitazione del padre. Si è appreso che gli episodi di violenza subìti dalle parti offese sono stati quotidiani soprattutto nei riguardi della sorella e in seconda battuta del padre che ha sempre tentato di difendere la figlia. All’anziano genitore nella circostanza i sanitari del pronto soccorso a seguito del pugno inferto, gli hanno diagnosticato un trauma cranico non commotivo con ematoma sopraccigliare. Il 40enne arrestato per il reato di maltrattamenti e lesioni, al termine delle formalità di rito è stato condotto nella casa circondariale di Brindisi.

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