Il sequestro preventivo di iniziativa dei Carabinieri forestali di Ceglie Messapica su un’ area di circa 400 metri quadri, in contrada “Casa del Monaco” dell’ agro dello stesso comune, ha impedito che i lavori continuassero con ulteriore danno al territorio ed al paesaggio.
La zona, sottoposta a spietramento ed alla costruzione di una strada poderale, è vincolata dal Piano Paesaggistico Territoriale Regionale, nella categoria “Boschi, fasce di rispetto di boschi e aree rurali”, per cui ogni intervento di rilevante trasformazione deve essere accompagnato da specifica autorizzazione, ai sensi del Decreto legislativo 42/2004 (cosiddetto “Codice Urbani” dei beni culturali e del paesaggio).
Orbene, il proprietario del fondo rustico, F.C. di 51 anni, cegliese, esecutore egli stesso dei lavori, stava operando senza alcun titolo abilitativo, neanche per l’ aspetto edilizio-urbanistico. I militari hanno pertanto proceduto a denunciarlo a piede libero alla Procura della Repubblica di Brindisi, per intervento edilizio abusivo in zona sottoposta a vincolo paesaggistico (art. 44 del D.P.R. 380 del 2001 – Testo Unico dell’ edilizia e urbanistica, e art. 181 del richiamato “Codice Urbani”).
La strada finora realizzata, presenta una larghezza di 5 metri ed una lunghezza di 20; l’ area spietrata, invece, si sarebbe potuta ampliare fino ad una superficie di due ettari. Nella superficie sottoposta a sequestro rientrano anche voluminosi cumuli di terreno vegetale asportato con i lavori di scavo.
Naturalmente, oltre alle pene previste per gli specifici reati, il trasgressore soggiacerà all’ obbligo di riportare i luoghi allo stato iniziale.