Una guida all’ascolto de «La Cenerentola» di Gioachino Rossini corredata da inserti audio e video. È quella che sabato 12 maggio alle ore 18.30, nella sala conferenze del Complesso ex Scuole Pie a Brindisi (via Giovanni Tarantini, 35), proporranno il direttore artistico di «Opera in Puglia» Giandomenico Vaccari e il docente del conservatorio «Tito Schipa» di Lecce Corrado Nicola de Bernart, tra la storia dell’opera e la sua analisi drammatico-musicale, dettagli sull’allestimento ed esempi tratti da celebri rappresentazioni. All’incontro, che sarà coordinato da Anna Consales, parteciperà il direttore artistico del Teatro Verdi Carmelo Grassi. L’opera di Gioachino Rossini andrà poi in scena martedì 15 maggio sul palcoscenico del Verdi con sipario alle ore 20.30.
L’opera fu scritta tra la fine del 1816 e gli inizi del 1817, in poco più di una ventina di giorni, per i festeggiamenti carnevaleschi al Teatro Valle di Roma. Il debutto, la sera del 22 gennaio 1817, non ottenne il successo sperato: Gioachino Rossini era, però, ottimista. Agli amici diceva: «gli impresari faranno a pugni per allestirla come le prime donne per poterla cantare». Il tempo gli diede ragione: nel giro di pochi mesi «La Cenerentola» fu rappresentata in molti teatri italiani e, con gli anni, è diventata una dei titoli più amati del repertorio operistico.
Non trovandosi a proprio agio tra fate e prodigi vari, il compositore pesarese ne fece una storia basata sulle doti morali della protagonista, fermamente convinta che la bontà sia destinata a trionfare sulla cattiveria e abbia il potere di convertire persino gli animi più malvagi, piuttosto che sull’incantevole scenografia della zucca trasformata in carrozza. Gioachino Rossini sostituì così la celebre scarpetta con un braccialetto. «Mandò in pensione» la fatina e mise al suo posto il saggio filosofo Alidoro, precettore del principe Ramiro. Sarà lui ad aiutare Angelina, detta Cenerentola, a realizzare il suo sogno d’amore: sposare un uomo bello, nobile, ricco e di buoni e onesti sentimenti.
Per dare vita a una girandola di travestimenti ed equivoci esilaranti, il compositore pesarese aggiunse un personaggio buffo, il cameriere Dandini. La matrigna, infine, fu sostituita con un patrigno, Don Magnifico, un uomo tanto disonesto quanto ridicolo finito negli abissi dei debiti per soddisfare i capricci delle sue due figlie: Clorinda e Tisbe.
L’incontro è ad ingresso libero. Biglietti per la data brindisina de «La Cenerentola» ancora disponibili presso la biglietteria del Verdi (tel. 0831 562 554) e online su https://goo.gl/rxJBXN. Apertura biglietteria lunedì, mercoledì e venerdì ore 11-13; martedì e giovedì ore 17-19. Apertura straordinaria sabato 12 e domenica 13 maggio ore 11-13 e 18-20. Il giorno dello spettacolo (martedì 15 maggio), ore 11-13 e a partire dalle 19.