Il presidente facente funzioni Domenico Tanzarella ha risposto all’invito urgente dell’Ufficio scolastico regionale di qualche settimana fa, in cui il direttore generale Anna Cammalleri invitava le province e gli enti tutti a tutelare sulla sicurezza degli edifici scolastici e alla manutenzione dove necessario. Questa lettere era frutto di altri solleciti, che a loro volta, arrivano quotidianamente dai dirigenti scolastici degli istituti che lamentano strutture pericolanti e disservizi di ogni genere. Il problema è grave e necessità di riflessioni e interventi congiunti da parte di tutte le istituzioni, perché i tagli alle Province impediscono di fatto che questi enti, che si occupano secondo la legge Delrio di provvedere agli edifici scolastici, trovino i fondi necessari per sostenere i lavori di messa in sicurezza.
In sostanza questa la risposta anche del presidente Tanzarella alla Cammalleri: “Siamo immobilizzati, dobbiamo fare pressing insieme sul Governo”. “A seguito di tali tagli – aggiunge – la provincia di Brindisi, come tutte le Province d’Italia, incontra enormi difficoltà, non solo nella erogazione di un seppur livello minimo di servizi, ma, perfino, nel garantire le proprie spese di funzionamento. Le sole denunce non bastano“
Di seguito la lettera della dott.ssa Cammalleri e a dopo la risposta di Tanzarella.
“In questi ultimi mesi, numerose sono le segnalazioni che provengono dai dirigenti scolastici alle Amministrazioni comunali e provinciali competenti per territorio, relativamente agli adeguamenti strutturali e alla manutenzione interna ed esterna degli edifici adibiti ad uso scolastico, alla maggiore esigenza di locali ed arredi scolastici, alla riduzione dalle esposizione alla radioattività naturale derivante dal gas Radon in ambiente confinato (L.R. n.30/2016) nonché all’efficienza degli impianti termici e idrico-fognari. Oltre alle criticità di vario genere su esposte, insistenti nelle diverse scuole, i dirigenti scolastici continuano a segnalare a questa Direzione Generale la difficoltà a reperire e ricevere la documentazione di rito, tra cui si elencano le più richieste:
Certificato di agibilità; Certificato di collaudo statico o di idoneità; Certificato di prevenzione incendi (CPI) ; Certificato di collaudo dell’impianto idrico antincendio; Progetto e dichiarazione di conformità degli impianti (D.M. 22 gennaio 2008, n. 37); Certificato di conformità alle barriere architettoniche (D.M. 14 giugno 1989, n. 236 e D.P.R. 24 luglio 19956, n. 503); Certificazione di collaudo scale di emergenza e porte REI; Documentazione relativa agli scarichi (Legge 10 maggio 1976, n. 319 e s.m.i.) ; Documentazione relativa alla centrale termica; Collaudo impianto termico (artt. 18 – 22 del D.M. 1/12/75); Verifica di impianto di messa a terra; Verifica di impianto di scariche atmosferiche.
A tal proposito, si rende necessario richiamare l’attenzione sugli obblighi di codeste Amministrazioni in materia di tutela della salute e sicurezza sul lavoro introdotti dal decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81, evidenziando inoltre che, per assicurare la necessaria “funzionalità della scuola dell’autonomia”, non si può prescindere dalla disponibilità di strutture idonee, adeguate e sicure, atteso che le stesse strutture “….costituiscono elemento fondamentale ed integrante del sistema scolastico….”, come precisato dalla legge n. 23/96 e che, a codeste Amministrazioni, la stessa legge, affida la competenza alla fornitura e manutenzione ordinaria e straordinaria degli edifici adibiti ad uso scolastico, il cui venir meno pregiudica sia la qualità del servizio, sia il regolare funzionamento delle stesse istituzioni scolastiche.
Considerato, quindi, che gli edifici scolastici costituiscono un contesto che vede la presenza di docenti, studenti ed altre componenti scolastiche è necessario che tali strutture siano innanzitutto sicure, ma anche adatte alle attività che in esse si svolgono, comprese quelle più innovative che richiedono spazi e luoghi appositi. A tal riguardo, si invitano le SS.LL. di voler adottare con urgenza, tutti gli interventi indispensabili a garantire il regolare funzionamento delle scuole, andando incontro, per quanto possibile, ai bisogni espressi in virtù di quello spirito di collaborazione istituzionale che può fattivamente garantite la qualità dell’offerta formativa del nostro sistema scolastico”.
La lettera di Tanzarella: