ARRESTATO IL PARCHEGGIATORE ABUSIVO CHE HA ACCOLTELLATO UN “COLLEGA” ALL’IPERCOOP

La perfetta sinergia tra Polizia di Stato e Carabinieri, impegnate nei servizi di controllo del territorio,  ieri 4 aprile ha dato i suoi frutti: erano le 15.30, quando alla Sala Operativa della Sezione Volanti giungevano numerose  segnalazioni di rissa presso i parcheggi dell’Ipercoop.

Gli operatori inviavano subito le Volanti presenti sul territorio, unitamente a personale della Squadra Mobile; considerato che non si sapeva il numero dei rissanti, veniva allertata, contemporaneamente, la Sala Radio del Nucleo Radiomobile che inviava proprio personale.

Giunti immediatamente sul posto, Polizia di Stato e Carabinieri, nei pressi dell’ingresso denominato “Porta di Mare”, trovavano un cittadino nigeriano che perdeva copiosamente sangue dalla regione frontale; subito dopo giungeva personale del 118 che provvedeva a prestare i primi soccorsi al ferito, per poi trasportarlo al pronto soccorso del nosocomio “Perrino”. Tra i numerosi utenti presenti sul luogo, alcuni indirizzavano gli operatori all’interno della galleria del centro commerciale dove alcune persone avevano bloccato il presunto aggressore dello straniero. Effettivamente all’interno era presente un appartenente all’Arma dei Carabinieri, libero dal servizio, che aveva bloccato un cittadino italiano poiché inseguito da due extracomunitari.

L’attenta ricostruzione dei fatti realizzata dagli investigatori della Squadra Mobile e delle Volanti della Questura, e del personale del Nucleo Radiomobile dei Carabinieri,  operata attraverso le numerose testimonianze dei clienti presenti e supportate poi dalla visione delle immagini dell’impianto di videosorveglianza, permetteva agli agenti di ricostruire, con ragionevole sicurezza, quanto avvenuto.

Alle ore 15.32 si notava una persona di sesso maschile con giubbino di colore verde militare, l’arrestato DE PASCALIS Vincenzo di anni 41,  che si dirigeva a passo spedito verso la postazione dei carrelli per la spesa del settore D1; ivi giunto questi inizia un’animata discussione con un cittadino di colore, e nonostante quest’ultimo cercasse di ripararsi dalla furia dell’aggressore ponendo tra loro alcuni carrelli, l’arrestato continuava ad inveire ed improvvisamente veniva in contatto con il ragazzo di colore colpendolo. L’esame delle immagini mostrava come il ragazzo veniva sbalzato all’indietro cadendo per terra. L’aggressore si girava, metteva le mani nelle tasche del giubbotto e si allontanava entrando nel centro commerciale. Tramite l’impianto di videosorveglianza del centro commerciale, si notava come l’arrestato[1], riconoscibile per il giubbotto verde, entrava nella galleria del centro commerciale si dirigeva verso l’ipermercato Coop, seguito da due ragazzi di colore che tentavano di bloccarlo. Nella circostanza attraverso un fermo immagine si notava che nella mano destra il DE PASCALIS impugnava un coltello. Questo, di lunghezza complessiva di 18 cm, di cui 8 di lama, veniva recuperato da personale delle volanti della Questura, abilmente occultato in un ombrello in esposizione nella galleria.

Inseguito dai due ragazzi di colore il DE PASCALIS entrava nell’ipermercato dalla parte riservata per “l’uscita senza acquisti” uscendone nuovamente dopo pochi secondi. I

 

precitati inseguitori chiedevano intanto l’intervento dei presenti, e in tale contesto si avvicinavano due persone con abiti civili, uno dei quali appartenente all’Arma dei Carabinieri, il quale dopo essersi fatto riconoscere mediante l’esibizione del tesserino di riconoscimento, cercava di capire cosa stesse accadendo. In questo frangente vi era l’intervento di personale della volante tempestivamente intervenuto.

Alla luce di quanto ricostruito, gli operatori, Polizia di Stato e Carabinieri, accompagnavano l’aggressore presso gli Uffici della Sezione Volanti, dove, di concerto con il Sostituto Procuratore della Repubblica di turno dott. Nascimbeni, il De Pascalis veniva tratto in arresto per lesioni gravi e possesso ingiustificato di arma, e posto agli arresti domiciliari una volta espletate tutte le formalità di rito.

Al cittadino straniero veniva diagnosticati giorni 10 di prognosi per una ferita lacerocontusa alla regione frontale.

Successivi accertamenti permettevano di appurare che il diverbio, sfociato nell’accoltellamento, era dovuto alla “spartizione” dei parcheggi del centro commerciale per esercitare l’attività di parcheggiatori abusivi.

 

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