La FP CGIL, da tempo oramai, ha intrapreso con determinazione, una vertenza che ritiene giusta e sacrosanta: Il demansionamento degli Infermieri, per carenza o totale assenza di personale OSS, nelle varie Unità Operative delle strutture ospedaliere della ASL BR.
Per la verità, l’attuale Direzione Sanitaria del P.O. “Perrino”, mettendosi in sintonia anche con quanto sostenuto dal Tribunale di Brindisi che ha sentenziato in sostanza che “l’Infermiere non può fare l’OSS”, qualche mese fa, ha prodotto una nota, la n. 74304 del 25/ottobre scorso, indirizzata proprio al Management della ASL BR con oggetto: “Incremento personale di supporto infermieristico” che abbiamo condiviso pienamente, anzi, la CGIL, non perde mai occasione di ricordare, oltre che a noi e ai nostri iscritti, anche e soprattutto alla stessa Direzione Generale della ASL BR, alcuni passaggi fondamentali della suddetta nota che citiamo testualmente:
“Nell’ambito delle competenze del personale che opera negli ospedali la figura infermieristica ha assunto la valenza del professionista dell’assistenza, avvalendosi nelle attività igienico-alberghiere del supporto del personale OSS”. … “La mancanza di personale OSS all’interno dell’ospedale distoglie l’infermiere dalle sue competenze volte all’assistenza al malato, oltre che obbligarlo ad attività igienico-alberghiere, da cui derivano situazioni di stress lavorativo fino al demansionamento”.
Nel frattempo alcune cose stanno mutando ma molto lentamente rispetto alla grave carenza accumulata negli anni: si sta iniziando, infatti, ad assumere personale OSS con il “contagocce”.
Per una volta ancora, chiediamo alla Direzione Generale della ASL BR, di assumersi l’impegno di adeguare il livello e la risposta in materia di assistenza integrata ai pazienti ricoverati nelle strutture sanitarie della ASL brindisina, così come già avviene da tempo in tutte le altre ASL della Regione Puglia, accelerando le procedure di reclutamento del personale OSS.
