Oggi Roberto Aprile, “Bobo”, come lo conoscono tutti, compie 61 anni. Un giorno normale, da festeggiare, ma normale. Ed invece assume un significato differente perché negli ultimi tempi Bobo ci ha fatto preoccupare per il suo cuore che ha cominciato a fare le bizze. Proprio in quei giorni l’inventore dei Cobas a Brindisi ha potuto avvertire l’affetto dei suoi concittadini. In tanti hanno ripetutamente chiesto, anche attraverso i social network, quali fossero le sue condizioni di salute ed hanno gioito quando lo hanno rivisto in piazza con il suo megafono. Bobo è un combattente da quando era ragazzo e militava nei movimenti della sinistra extraparlamentare. Poi il suo impegno in fabbrica e quindi nel sindacato. Non l’ha mai mandata a dire, beccandosi per questo anche qualche piccolo guaio con la giustizia. Ma da anni i brindisini lo vedono sempre al fianco dei più deboli, dagli sfrattati ai licenziati della piattaforma dei rifiuti, agli immigrati, ai netturbini ed agli operai in difficoltà anche della più piccola azienda. Nonostante il suo carattere e le differenze politiche, Bobo ha saputo instaurare una linea di dialogo prima con il sindaco Mennitti e poi con il sindaco Consales. Insieme, in tante occasioni, hanno sfilato in piazza, ognuno per il suo ruolo e senza compromessi o commistioni. Si, perché Roberto era e rimane una persona libera, di cui la città ha bisogno. Recentemente, ci risulta che gli sia stato proposto anche un prestigioso incarico politico. Ma lui ha rinunciato per rimanere al fianco di chi soffre ed ha bisogno delle sua “incazzature” e delle sue urla. Auguri Bobo. Il nostro abbraccio si unisce a quello di tanti brindisini.