Altro che eccellenza! La sanità pubblica della provincia di Brindisi versa in uno stato comatoso. Lo si evince dai continui disservizi che si registrano nei pronto soccorsi (soprattutto in quello dell’ospedale Perrino), per le liste d’attesa e per le chiusure di reparti di importanza vitale per poter garantire prestazioni appena sufficienti all’utenza. E’ il caso, ad esempio, del laboratorio analisi dell’ex ospedale Di Summa, dismesso contro la volontà della città e con il personale ricollocato nel grande calderone dell’ospedale Perrino.
Ma non è tutto. La direzione generale dell’Asl di Brindisi si vanta di aver creato servizi eccellenti e poi si scopre che in tutta la provincia di Brindisi non si è in grado di eseguire alcune analisi cliniche, tanto da dover ricorrere ai privati e per giunta di un’altra provincia. E’ dei giorni scorsi una delibera dell’Ufficio economico finanziario dell’Asl Brindisi con cui si liquidano circa 9.000 euro al laboratorio d’analisi Pignatelli srl di Lecce per esami di laboratorio “non eseguibili” presso le strutture della stessa Asl in favore dei pazienti ricoverati. E questa somma, si badi bene, è limitata al solo presidio ospedaliero di San Pietro Vernotico.
Anche nell’ottica della trasparenza, sarebbe interessante conoscere il dato complessivo annuale della spesa sanitaria per analisi fatte eseguire da laboratori privati, pur trattandosi di prelievi effettuati su pazienti ricoverati. E l’eccellenza in cosa consisterebbe? Nel fatto di non essersi dotati neanche delle professionalità e dei mezzi necessari per colmare la richiesta che arriva dai singoli reparti ospedalieri?