SUGGESTIONE E DIFFUSIONE DEL MESSAGGIO EVANGELICO PER ACCUMULARE 4 MILIONI DI EURO, GIOIELLI E IMMOBILI – FOTO E VIDEO

Sveva Cardinale, il marito e altre 7 persone coinvolte nell’indagine “Reservoir Dog” dal titolo del film Le Iene, che avrebbero truffato almeno 9 vittime in Puglia, attraverso suggestioni mistiche, avrebbero accumulato un indebito profitto per 4 milioni di euro dai “fedeli” per evitare o guarire malattie o morti violente. Gioielli, viaggi, immobili che procuravano alla coppia un tenore di vita ingiustificabile che ha fatto scattare le indagini a fronte di una dichiarazione dei redditi della donna inesistente, insieme alle denunce alle autorità e ai media. Noti sono, infatti, i servizi giornalistici della trasmissione Le Iene su Italia Uno.

Le indagini vanno da maggio 2007 a maggio 2017, ma gli incontri di preghiera si sono svolti presso la chiesetta in contrada Uggio a Brindisi dal 1992 alla chiusura della chiesa nel 2005.

La coppia si avvaleva anche della complicità di altre 7 persone, principalmente familiari, indagati anche loro per avvicinare le vittime e suggestionarle. Più in dettaglio, i riscontri investigativi hanno permesso di accertare che Catanzaro suggestionava le proprie vittime nel corso di incontri collettivi di preghiera in cui convinceva, riuscendoci, i partecipanti a credere che possedesse realmente doti mistiche.

Un arguto disegno criminoso dei due coniugi brindisini i quali, con artifici e raggiri approfittavano dello loro stato di soggezione psicologica, per ottenere dalle vittime, residenti su tutto il territorio nazionale, cospicue somme di denaro, quantificate in almeno 4 milioni di euro, utilizzate per effettuare investimenti finanziari, viaggi all’estero, acquisto di gioielli e consentendo loro di accumulare un considerevole patrimonio immobiliare.

Paolo Catanzaro 42 anni, alias Sveva Cardinale, è in carcere, il marito Francesco, 40 anni, ai domiciliari.

Sono state sequestrate polizze vita per un controvalore di circa 125 mila euro. È ancora attuale l’attività investigativa e non ci sono ancora sequestri di denaro.

I dettagli sono stati illustrati nella conferenza stampa presso il comando della Guardia di Finanza di Brindisi.

Il provvedimento di custodia cautelare è stato emesso dal G.I.P. del Tribunale di brindisi per i reati di associazione a delinquere finalizzata alla truffa ai danni di numerose persone residenti su tutto il territorio nazionale.

L’appello del comandante della Guardia di Finanza di Brindisi, il ten.col. Pierpaolo Manno

https://www.facebook.com/BrindisiTime/videos/766493780207898/

 

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