ACQUA GIALLA IN OSPEDALE – MA NELLE CUCINE NON C’E’ LO STESSO IMPIANTO IDRICO? AMMALATI DA LAVARE CON LE MASCHERINE

Il mistero dell’acqua gialla che sgorga dai rubinetti dell’ospedale Perrino si infittisce giorno dopo giorno. Tecnici dell’Asl e dell’Arpa sono al lavoro insieme ai NAS per tentare di stabilire di cosa si tratta, ma soprattutto di chi è la responsabilità per questo grave disservizio. Probabilmente ne sapremo di più nei prossimi giorni. Ma nel frattempo, è legittimo porsi alcune domande: ad esempio, sarebbe importante capire se nelle cucine dove vengono confezionati i pasti per i degenti viene utilizzata la stessa acqua. Secondo le nostre informazioni, l’impianto idrico è lo stesso e quindi bisogna capire se quell’acqua viene utilizzata per preparare i pasti e ovviamente per lavare le pentole. Una preoccupazione legittima, tanto più ,se si considera che il direttore sanitario dell’ospedale Perrino, dott. Antonino La Spada, ha inviato una lettera ai primari per fornire fornire istruzioni circa l’utilizzo di acqua calda per l’igiene degli ammalati. Ebbene, il direttore afferma che è stato evidenziato un elevato quantitativo di particellato in sospensione e quanto all’utilizzo, afferma che può essere effettuato “purchè venga effettuato preliminarmente – scrive ai primari – un flussaggio di almeno cinque minuti del rubinetto di erogazione e vengano adottati accorgimenti durante la procedura di lavaggio e igiene dei pazienti tale da evitare l’inalazione e l’ingestione dell’acqua anche da parte degli operatori”.

In sostanza, l’acqua si può usare, ma è pericoloso inalarla e ovviamente ingerirla. Un fatto gravissimo, sottovalutato per più di qualche giorno dall’Asl. E resta da chiarire cosa accade in cucina….

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