Oramai ci siamo. Tutte le forze del centrosinistra, dopo un’attenta e lunga disamina dell’attuale situazione politica al loro interno e in città, pare abbiano trovato una linea comune di programmazione, supportata da tutti i gruppi, non solo in riferimento al documento progettuale di governo di Palazzo di Città, ma soprattutto in riferimento al nome del candidato sindaco. E’ questione davvero di poche ore. Giovedì, cioè nella giornata di domani, ogni gruppo, partito o movimento della coalizione, in primis il Partito Democratico, certificherà e ufficializzerà la scelta a candidato sindaco di Riccardo Rossi, esponente di Brindisi Bene Comune, già consigliere comunale del movimento per tre legislature consecutive. Una decisione che è apparsa sin dai primi momenti di discussione e di incontro molto condivisa, anche se, immaginiamo, molto sofferta all’interno del Partito Democratico, che non ha saputo trovare una valida candidatura al suo interno. Ed è la seconda volta consecutiva, poiché, come si ricorderà, nel 2016 fu investito del ruolo di candidato per il centro sinistra Nando Marino, espressione di una lista civica, che perse contro Angela Carluccio. In totale, da quando c’è il sistema maggioritario con l’indicazione del candidato sindaco sulle schede elettorali, cioè dal 1994, si è votato per 8 volte nel capoluogo. E in ben 5 occasioni l’attuale PD, il partito più grande del centro sinistra, anche sotto altre sigle (PDS, DS), ha espresso il nome di un suo candidato sindaco per l’intera coalizione, vincendo però solo due volte, la prima con Michele Errico (1994) e la seconda con Mimmo Consales (2012). Sconfitte, invece, per Ennio Masiello (1996), Carmine Dipietrangelo (1997) e Salvatore Brigante (2009). Nelle altre tre consultazioni, il centro sinistra scelse come candidato sindaco Giovanni Antonino del centro Democratico (2002), vincendo contro Giampaolo Zeni, Vincenzo Guadalupi di “Guadalupi per Brindisi” (2004) che perse contro Mennitti e appunto, come detto, Nando Marino (Lista civica nel 2016), soccombendo contro Angela, Carluccio. In definitiva, il partito Democratico ha governato la città dal 1994 ad oggi, con un sindaco che sia stato espressione del suo interno, solo per cinque anni (1 con Errico e 4 con Consales). E per un partito che ha una grande storia alle spalle è davvero poco. E tutto lascia prevedere che gli anni di congelamento, se la candidatura di Rossi andrà a buon fine per tutta la coalizione, siano destinati ad allungarsi. In ogni caso il PD si sta rinnovando con nuove figure alla guida (Fusco e Cannalire) elette solo qualche mese fa ed è necessario un po’ più di tempo per presentarsi agli elettori con le aspirazioni di sempre. L’obiettivo, adesso, è di tornare ad essere il partito-guida della coalizione e di aumentare la pattuglia dei propri consiglieri comunali. Nell’ultima legislatura, durata solo un anno, l’unico consigliere comunale del PD è stato Antonio Elefante.
Renato Rubino