Destano preoccupazione le dichiarazioni del dott. Domenico Distante, vice presidente vicario nazionale e presidente delegazione Puglia SAPAR ( Servizi apparecchi per le pubbliche attrazioni Riceative). Il voler ricondurre il problema del gioco d’azzardo ad un mero conteggio numerico trascurando effetti sia sulla salute che sul tessuto sociale ed economico del territorio è quanto di più errato possa essere compiuto. La situazione di Brindisi è preoccupante se rapportiamo I dati sul volume di gioco ai dati economici ed occupazionali del territorio senza trascurare il flusso di denaro intercettato dalle giocate illegali. La statistica in questo caso c’entra nulla o poco considerato che non sempre chi perde beneficia delle percentuali di vincita, anzi. Sono sempre più numerose le persone vittime del gioco che trascurano affetti ed impegni di lavoro, che si indebitano attraverso i canali ufficiali con tassi al limite dell’usura o si affidano sinanche agli usurai perdendo oltre ai beni e ad i denari anche la dignità e la salute. Capiamo la necessità di svolgere un ruolo di rappresentanza in un settore che fattura miliardi di euro con risvolti anche occupazionali ma la difesa di un settore non può prescindere da un’analisi onesta del fenomeno. Intanto, oltre che con le lobby i cittadini sono costretti a fare I conti con le disattenzioni della politica. La legge regionale del 13 dicembre 2013, n. 43 ( Contrasto alla diffusione del gioco d’azzardo patologico GAP) è rimasta pressochè sulla carta. Solo di recente è stato finanziato il funzionamento dell’osservatorio regionale con lo stanziamento di 50.000 euro/annui per il triennio 2017/19. Su formazione informazione ed adeguatezza dei locali sarebbero opportuni maggiori controlli. Sulle prescrizioni e le limitazioni previste dalla legge chiediamo un’attenta verifica in previsione della scadenza del termine di proroga previsto al Dicembre 2018. La distanza pedonale più breve di 500 mt dalle sale da gioco da istituti scolastici, luoghi di culto, oratori, impianti sportivi ecc oggi ampiamente disattesa riteniamo sia un elemento imprescindibile che deve vedere una puntuale applicazione ai fini della prevenzione. Sempre a livello locale sarebbe opportuna una verifica degli effetti prodotti dalle deliberazioni del consiglio comunale, oggi nulle, circa la riconversione delle attività da gioco ed eventualmente integrare con forme incentivanti. L’ADOC proseguirà l’attività di informazione, formazione e sensibilizzazione sull’argomento perchè Brindisi vive uno stato di emergenza!