Ecco il documento di Proiezione Futuro:
L’incidente che ha generato l’esplosione in un impianto di distribuzione di gas nel sito austriaco di Baumgarten an der March, snodo europeo per il flusso di metano sul gasdotto TAG (Tran Austria Gas Pipeline) e che attraverso il Tarvisio rifornisce di gas russo l’ITALIA, ha risvegliato dal torpore mediatico lo scontro sulla TAP salentina.
Non si può certo negare che l’episodio ha più che mai confermato la necessità di trovare vie alternative per l’approvvigionamento di Gas che ad oggi ci vede completamente dipendenti dalla Russia.
Ma un’altra certezza si fa largo nei pensieri di molti salentini sulla pericolosità della nuova gas pipeline che dovrebbe approdare a Melendugno.
A dire il vero ad accendere i riflettori sui rischi per la popolazione è il governatore Emiliano che, tra una gaffe ed uno scivolone dialettico, afferma che il nuovo approdo leccese rappresenta un elevato pericolo per l’incolumità dei cittadini.
Non è dato sapere però se quando afferma ciò parla da Governatore della Puglia, da cittadino barese o da sindaco onorario di Melendugno, visto che di Brindisi, da lui più volte indicata come possibile nuova sede per l’approdo TAP, non importa alcunché
Certamente non ci stupiamo dello sciacallaggio di alcuni personaggi politici, di incerta morale, ma di assoluto opportunismo, nei confronti di Brindisi e della sua popolazione tanto che negli ultimi tempi l’On. D’Alema, nel tentativo di accaparrarsi qualche voto in più nella terra salentina, fa eco ad Emiliano affermando che la nostra città è più idonea di Melendugno ad ospitare l’attracco della TAP in quanto non ha una vocazione turistica.
Allora la nostra preoccupazione più grande è capire quale reale analisi dei fatti e delle circostanze hanno portato questi oscuri personaggi a ribadire con serafica determinazione questo concetto.
Ci chiediamo se il “nostro governatore” Emiliano, quando afferma in modo più che infelice che il cantiere TAP assomiglia ad Auschwitz, ha forse individuato a Brindisi altri poveri ebrei da ghettizzare e sopprimere, o magari, come da anni ormai ci da evidenza, pensi che in cuor suo la “razza” brindisina debba essere torturata e sterminata.
Perché se la preoccupazione per l’incolumità dei pugliesi fosse reale, l’attenzione dovrebbe essere spostata su quell’impianto di snodo nazionale collocato proprio nell’entroterra brindisino e precisamente nelle campagne tra il capoluogo e Mesagne.
Ma il buon Emiliano, per mero opportunismo elettorale, preferisce mentire affermando che la stazione PRT (Punto di Ricezione Terminale) è sostanzialmente simile a quella esplosa in Austria. Un’affermazione smentita subito dal Country Manager Elia che afferma decisamente che per la popolazione di Melendugno non vi è alcun pericolo in quanto rappresenta solo un punto di passaggio dove il gas arriva già alla pressione di consegna di 75 bar.
In poche parole non si può non desumere che il reale pericolo in realtà si annida principalmente delle campagne brindisine dove è sito l’impianto di smistamento della rete gas SNAM.
Ma Emiliano si preoccupa, li dove non c’è ragione, dell’incolumità dei cittadini di Melendugno, ma non si cura minimamente dell’incolumità di Brindisi e della sua gente.
L’impressione è che lo squallore politico cui certi rappresentanti istituzionali ci hanno abituato, stiano mascherando l’ennesimo malaffare ai danni della nostra città e della sua popolazione.
Senza dimenticare che per aprire una vasca di cozze ci vorrà sempre il GAS.
PROIEZIONE FUTURO