La denuncia di Brindisitime, come è noto, è partita a seguito di una lettera con cui il direttore sanitario dell’Ospedale Perrino strigliava i primari ospedalieri dopo aver fatto una ispezione nel pomeriggio del 24 novembre. Da tale ispezione, infatti, era emerso che in più di qualche reparto erano state fornite indicazioni errate al Pronto Soccorso, omettendo di dire che c’era disponibilità di posti-letto. Ciò ha comportato un congestionamento dello stesso pronto soccorso, il trasferimento di pazienti in altri presidi ospedalieri (a volte fuori provincia o fuori regione) ed anche il rischio per qualche ammalata di rimetterci la vita durante il trasporto.
Ci troviamo di fronte ad un grave reato penale, ma il dott. La Spada parla, per il momento, di comportamenti involontari e non si sforza di capire da quanto tempo andava avanti questo andazzo.
Ebbene, a fronte di una situazione di tale gravità, registriamo il totale silenzio dell’Asl di Brindisi, così come quello delle forze politiche e delle organizzazioni sindacali. Possibile che la salute della gente non stia a cuore proprio a nessuno? Possibile che nessuno debba pagare per gli errori commessi (se di errori si tratta e non di comportamenti voluti…)?
I cittadini sono stanchi di subire, soprattutto se è in ballo la loro salute…