Ecco la nota della Uil:
Apprendiamo dagli organi di informazione della volontà divenuta esecutiva da parte della gestione commissariale del Comune di Brindisi di procedere alla vendita di immobili facenti parte del patrimonio dell’amministrazione comunale. La Uil di Brindisi a tal proposito se non saranno fugati alcuni dubbi esprime alcune perplessità circa l’operazione che a quanto ci consta di sapere da fonti di stampa è finalizzata esclusivamente a fare cassa. Se così fosse ancora una volta l’amministrazione comunale dimostra di non sapere mettere a frutto i beni immobiliari disponibili praticando percorsi poco virtuosi. Le risorse eventualmente introitate non possono a nostro modo di vedere andare a coprire disavanzi di bilancio frutto di cattive pratiche gestionali che continueranno a permanere. Si rischierebbe di vanificare un’operazione che deve invece rappresentare da un punto di vista finanziario ulteriori occasioni di sviluppo per la città. Entrando nel merito esprimiamo un giudizio positivo circa il diritto di prelazione per i conduttori degli immobili oggetto della vendita rimangono forti perplessità per gli immobili sfitti o per quelle strutture utilizzate, ma che non vedranno alcuna richiesta da parte degli attuali affittuari. I recenti bandi per affidamenti di strutture pubbliche, come nel caso di Via Amerigo Vespucci, dovrebbero aver insegnato qualcosa. Intanto sono la dimostrazione che un bene pubblico, se appetibile, può rappresentare una risorsa e non un costo così come importanti sono i criteri per la scelta dell’aggiudicazione. Ci chiediamo, fermo restando il diritto di prelazione, se la scelta ricadrà solo sul migliore offerente o se saranno esaminati altri requisiti quali: la destinazione d’uso, che deve necessariamente mirare ad una riqualificazione degli immobili e commerciale delle zone che li ospitano, l’età degli acquirenti e i risvolti occupazionali. Quanto sopra al fine di non ridurre il tutto ad una mera speculazione immobiliare. Stante le preoccupazioni di cui sopra sarebbe utile sapere se sono previste forme di tutela al fine di scongiurare più compravendite a cura di singoli soggetti o a loro riconducibili. La Uil ritiene, in una fase critica dell’economia della città, utile un confronto su scelte strategiche per il futuro. Riteniamo altresì importante liberare locali comunali, da destinare per lo sviluppo del commercio, oggi utilizzati per deposito o come uffici che potrebbero tranquillamente essere ubicati altrove. Su questi temi, così come sulla gestione del bilancio, dell’evasione fiscale e dei mancati introiti per affitti e/o concessioni urge una riflessione per evitare ulteriori passi falsi.