La CGIL deve, ancora una volta, ringraziare i suoi coraggiosi Compagni che quotidianamente ci mettono la faccia a difesa dei più deboli e soprattutto ne pagano le conseguenze dal punto di vista personale.
Questo è quello che sta accadendo al Compagno Lillino Leo, minacciato attraverso i social in quanto reo di aver difeso i ragazzi che dimorano nel dormitorio di via Prov.le per San Vito.
Una squallida reazione all’impegno sincero e determinato dell’uomo e del sindacalista contro razzismi e xenofobie.
Si assiste, purtroppo, ad una inaccettabile ed intollerabile presenza ed iniziative di forze e movimenti dichiaratamente anticostituzionali, razzisti e xenofobi.
Ultimamente molte sono state le manifestazioni ed i rigurgiti degli estimatori del ventennio: le forze politiche e sindacali, le associazioni, le istituzioni devono condannare con nettezza e durezza. Occorre far rispettare il dettato costituzionale e le leggi che vietano l’apologia del fascismo e l’istigazione all’odio razziale.
La divergenza di opinioni e il rispetto delle idee altrui sono concetti basilari della Costituzione Italiana, nonché di una civile convivenza. Non può, e non deve passare il concetto che l’insulto e la minaccia mediatica siano cosa meno grave di quella diretta.
Quello che è accaduto è indegno e anticostituzionale, oltre che contrario ad ogni morale di vita civile.
La CGIL è un sindacato antifascista ed antirazzista. Ricordiamo bene gli atti dei fascisti contro i Lavoratori proprio qui a Brindisi, le Case del Popolo e le sedi della CGIL assalite e date alle fiamme, i sindacalisti rossi percossi ed uccisi.
Tutto questo risentimento nei confronti del Dirigente Sindacale CGIL da parte di gente senza una morale ci rende tranquilli del fatto che si sta agendo per il bene e che sono loro a delinquere perpetrando tali condotte.
Il gruppo Dirigente della CGIL sarà sempre contornato da gente per bene che accanto allo stesso lotterà affinchè vi sia rispetto e rigore nell’osservanza dei valori Costituzionali e più in generale dei valori di rispetto del prossimo ormai universalmente riconosciuti.
Il Segretario Generale
Antonio Macchia