Ecco la nota della UilTec Uil e UGL chimici:
In seguito alle lamentele e alle dissociazioni ricevute da parte di diversi lavoratori della Jindal Films, in merito ad un comunicato non firmato ma con logo RSU Jindal apparso in azienda e sugli organi d’informazione, sentiamo come Segreterie Provinciali della Uiltec-Uil e della UGL Chimici la necessità di esprimere alcuni chiarimenti.
Premesso che i lavoratori continuano ad accusare uno stato di profondo malessere, sentendosi vessati e stressati perché lavorano in un clima di tensione e sotto pressione psicologica, in funzione anche ad una crescita esponenziale delle lettere di contestazione emesse per le più svariate e ridicole motivazioni, fino ai vari demansionamenti per motivi di salute e/o licenziamenti/dimissioni volontarie. Viene rimarcata, ancora una volta, la mancanza nei rapporti umani tra i vari livelli manageriali, il lavoratore viene visto non come risorsa su cui investire e realizzare progetti di coinvolgimento, ma come un mero esecutore di ordini dove si riscontra molte volte una sistematica mortificazione della professionalità e dello spirito di iniziativa.
Nonostante questo, solo grazie alla grande professionalità di tutte le maestranze che con grande sacrificio e senso di responsabilità sono riusciti a mantenere livelli di efficienza e di competitività oltre la media, si sono traguardati tutti gli obiettivi aziendali consentendo la crescita dello stabilimento. Infatti Jindal Brindisi, non a caso, ha ottenuto “l’investimento con fondi pubblici” pari ad 11,9 milioni di euro attraverso i Contratti di Programma Regionale e i Programmi Integrati di Agevolazione, per la costruzione dei nuovi impianti: metallizzatori e linea di estrusione.
Oltremodo, per quanto ci riguarda, lamentiamo anche il mancato rispetto degli Accordi Sindacali sottoscritti. Infatti l’ultima Organizzazione del Lavoro condivisa e partorita da un accordo molto sofferto nel lontano 2010 con l’allora Exxon Mobil è ormai alla interpretazione personale ed unilaterale dell’Azienda e dei suoi Responsabili, senza percorsi che hanno una logica funzionale.
In questo contesto si sviluppano ancora clientelismi che minano la credibilità organizzativa, il valore della pari dignità e il rispetto delle persona prima e poi delle regole.
Ci piacerebbe inoltre conoscere in che modo è stata aumentata la paga oraria (?), non risultano accordi in merito o trattative di Secondo Livello, che, ad onor del vero, con Jindal non si sono mai discusse. Lo stesso Accordo sul Premio di Risultato è fermo al 2012 (Exxon Mobil) quindi già scaduto da diversi anni e in regime di prorogazio perenne.
L’indennità della squadra di emergenza, per i poco attenti, è stata istituita anch’essa con Exxon Mobil, così come il buono pasto in busta paga.
Per quanto riguarda poi i corsi d’inglese per i figli dei dipendenti, ci risulta che ora sono diventati a pagamento.
Per il Family Day invitiamo a paragonarlo con quello dell’azienda precedente e fare le dovute considerazioni.
Vorremmo ricordare inoltre a tutti quanti che Jindal è una, se non l’unica azienda del territorio a non rispettare la legge sull’orario del cambio tuta, che è “orario di lavoro da retribuire”, così come si evince dalla Sentenza della Corte di Cassazione (Cass. Civ., sez. lav. 21.10.2003, n. 15734). Jindal invece costringe i lavoratori, sia in entrata che in uscita a timbrare sul reparto di produzione e poi andare negli spogliatoi per cambiarsi, quindi il cambio tuta avviene fuori dall’orario di lavoro senza che nessuna indennità venga corrisposta.
Dare evidenza infine che l’azienda non faccia ricorso alla CIGO, in questa fase di grande espansione, questo si che è veramente da censurare. Vorremmo magari sentir parlare di un grosso premio economico per tutte le maestranze alla fine dell’investimento, così come fatto in altre aziende, per l’enorme contributo dato dai lavoratori in questa fase certamente dispendiosa di energie e di grossi sacrifici personali.
In conclusione, è evidente ai più che ci sono tanti aspetti da migliorare in azienda e ci fa specie che chi è deputato alla difesa dei lavoratori elogi l’azienda maniera spregiudicata.
Noi continueremo da parte nostra a sollecitare l’Azienda per il rispetto delle relazioni sindacali ma in particolare per ripristinare un clima di serenità basato al rispetto della persona prima e poi del lavoratore, indispensabile al raggiungimento di obiettivi comuni.