Oggi è accaduto a me, ma al mio posto poteva esserci un bambino, un nonno, una mamma incinta. Sono caduta per terra, sotto gli occhi di altre mamme, in viale S. Giovanni Bosco, su quell’asfalto che non è più asfalto ma un percorso di guerra. Aveva appena parcheggiato l’auto come faccio ormai da cinque anni per aspettare che mia figlia uscisse da scuola e mentre mi avviavo verso l’ingresso, ho messo il piede in fallo e sono caduta poggiandomi per fortuna e prontamente sulle mani e sulle ginocchia suscitando la preoccupazione di altri genitori presenti. L’episodio ha scatenato le lamentele dei presenti per una situazione irrisolta da tempo e più volte segnalata. Questa volta però io che ho lamentato più volte questa cosa, ne sono rimasta vittima. Ho fortunatamente rimediato solo qualche escoriazione e un po’ di dolori diffusi. Non era ancora arrivato in zona l’agente di polizia municipale, altrimenti anche lui avrebbe visto con i suo occhi quanto accaduto. Al di là della cronaca è opportuno evidenziare come la questione di Viale S. Giovanni Bosco sia stata già altre volte sollevata da Brindisi Time. A novembre una delibera di giunta, approvava i lavori di messa in sicurezza della via per un importo di 79mila euro. Il bando di gara per l’assegnazione degli stessi è scaduto lo scorso 7 agosto. Nel frattempo la scuola è ricominciata, tra poco le piogge invernali non consentiranno l’inizio dei lavori e quest’altro anno scolastico finirà senza che ci si sia preoccupati di mettere in sicurezza una zona frequentatissima da bambini di scuola elementare, da avventori delle numerose attività della zona, da chi ci abita e rischia di cadere anche soltanto uscendo dal portone di casa. L’asfalto è completamente spaccato e sollevato in alcuni tratti, anche a ridosso del semaforo. I marciapiedi hanno le mattonelle completamente sollevate e l’attraversamento da parte di disabili in carrozzina o mamme coi passeggini è praticamente impossibile, non solo per le condizioni dei marciapiedi ma anche per la mancanza di scivoli e attraversamenti adeguati. E’ mai possibile che dall’approvazione di una delibera, l’espletamento di una gara e l’affidamento dei lavori debba trascorrere un anno? Qui si parla di sicurezza del cittadino, colui che paga le tasse, colui che rischia ogni giorno di essere vittima di disservizi. E’ più conveniente risarcire ogni volta il malcapitato di turno o dare il via in fretta a lavori di messa in sicurezza? E qui la politica non c’entra… Oggi vi ho risparmiato una denuncia, pur avendo rischiato grosso, ma la prossima volta non perdono. Intanto per me parlano le foto…..