Niente da dire sulla buona riuscita dei festeggiamenti patronali, se non fosse per il peso eccessivo delle pur necessarie misure di sicurezza e per il maltempo che ha in parte condizionato la partecipazione (inferiore rispetto agli altri anni). Ottima anche la qualità dello spettacolo pirotecnico e discrete anche le luminarie. Ma la ciliegina sulla torta ha pensato bene di mettercela l’amministratore dell’Energeko Antonio Galati. Nominato di recente, non conosciamo le competenze di Galati in tema storico. Sta di fatto che abbiamo appreso che è stato proprio lui ad avere la brillante idea di proiettare sulla Scalinata di Virgilio l’immagine di una anguria. Non si discute sul simbolo della città e si può pure immaginare che possano risultare gradevoli le immagini dei santi patroni (anche se davvero c’entrano poco con la Scalinata di Virgilio), ma l’anguria è proprio troppo. La giustificazione addottata dall’amministratore di Energeko è che si voleva ricordare la classica “mellonata” ferragostana dei temi di Sant’Apollinare. Il tutto, in una sorta di rievocazione delle tradizioni popolari di questa città (stesso dicasi per le canzoni brindisine diffuse durante lo spettacolo pirotecnico).
Con chi si sia consultato il dottor Galati non è dato saperlo. Sta di fatto che neanche il più squinternato sindaco eletto democraticamente dai cittadini si sarebbe mai sognato di profanare un luogo che descrive la storia della nostra città con una anguria. Ricordiamo a tutti, inoltre, che la Energeko è una società partecipata del Comune che ha competenze ben specifiche, ben lontane da quelle di stabilire se è opportuno o meno fare delle scelte riguardanti i simboli di questa città.
Un ultimo dato: è vero, il proiettore era già di proprietà del Comune, ma per illuminare la Colonna sono stai noleggiati proiettori al costo di 600 euro cadauno. Giusto per la precisione.
