AUTORITA’ DI SISTEMA PORTUALE: MA IL PRESIDENTE PATRONI GRIFFI USA DUE PESI E DUE MISURE?

Le notizie che riguardano l’attività dell’Autorità di Sistema Portuale dell’Adriatico Meridionale non fanno ben sperare in riferimento ad un effettivo cambio di marcia. Quantomeno per ciò che riguarda il porto di Brindisi. Nei giorni scorsi abbiamo appreso che l’associazione OPS (Operatori portuali salentini) ha formulato una candidatura per il posto di segretario generale dello stesso Ente, individuando il dirigente del Comune di Brindisi Nicola Zizzi. Il Presidente Patroni Griffi sta procedendo, così come ha fatto per le altre candidature relative allo stesso posto, ad inviare tutti i dati di Zizzi all’Anac (anticorruzione) affinché vengano compiute tutte le verifiche del caso.

Nulla da eccepire. Anzi! Se non fosse, però, che il Presidente Patroni Griffi utilizza come segretario generale l’ex ammiraglio Salvatore Giuffrè che proprio con l’Anac ha una vicenda ancora in piedi. Giuffrè, come è noto, è in età di pensione, ha sulle spalle un avviso di garanzia relativo ad una inchiesta in cui si ipotizza anche il reato di corruzione legato proprio all’attività portuale e deve ancora fare chiarezza su rilievi mossi dall’Anac relativamente al suo periodo di permanenza a Taranto.

Come mai Patroni Griffi non ha chiesto all’Anac se poteva utilizzare (anche solo provvisoriamente) l’ex segretario generale dell’Autorità Portuale di Brindisi per un incarico ancora più prestigioso, pur avendo queste tegole sulla testa? E come mai proprio Cantone non è ancora intervenuto con un provvedimento di censura in questa direzione?

Dulcis in fundo, Patroni Griffi ed il suo segretario generale Salvatore Giuffrè hanno appena firmato il provvedimento di trasferimento a Brindisi di Giuliano Giuffrè, figlio dello stesso ex ammiraglio. Dal 18 settembre padre e figlio lavoreranno gomito a gomito. La sua assunzione all’epoca (nel 2009) destò scalpore, non fosse altro perché anche in quel caso il suo papà era pienamente coinvolto, visto che da comandante della Capitaneria di Porto era vice presidente della stessa Autorità Portuale di Bari. Il giovane Giuffrè fu assunto senza un concorso, ma solo attraverso il ricorso ad una agenzia interinale.

I fatti e misfatti del nuovo ente portuale si completano con il regolamento approvato nei giorni scorsi, attraverso cui si apre la porta alla trasformazione dei contratti a tempo determinato in contratti a tempo indeterminato.

Ed è così che l’Autorità di Sistema Portuale diventa sempre di più una corte di privilegiati, con stipendi altissimi e con ruoli apicali che surclassano quelli di semplici impiegati (praticamente inesistenti).

 

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