Per gli ex operai dell’impianto di CDR di Brindisi un altro colpo basso. Il furto del gruppo elettrogeno e la devastazione della cabina elettrica dell’ìmpianto di CDR della zona industriale di Brindisi allontanano ancora di più la possibilità che quella struttura torni a funzionare in tempi brevi.
Questi lavoratori si sono abbondantemente presi in giro dopo le tante promesse non mantenute, a partire da quelle fatte dal presidente della Regione Puglia Michele Emiliano e dal commissario regionale per il ciclo dei rifiuti Grandagliano. A nessuno pare interessare, insomma, che l’impianto di compostaggio prima e l’impianto di CDR adesso stiano andando totalmente in rovina, con il conseguente aggravio di spese nel momento in cui si procederà con i lavori di ripristino. E dire che la diminuzione della Tari a carico dei cittadini dipende anche dal funzionamento di qeusti impianti, visto che Brindisi è costretta a portare altrove i rifiuti.
Ma questi lavoratori adesso si sentono abbandonati anche dalle organizzazioni sindacali, sempre più rassegnate ad accettare una sconfitta assurda, con la perdita di altri quaranta posti di lavoro.
Adesso, quindi, la speranza è che l’attivismo dimostrato dalla gestione commissariale del Comune in altri settori si verifichi anche in questo campo, a beneficio di questi lavoratori e dell’intera città.