Brindisi, unica Provincia Pugliese in cui chiude la Sezione di Polizia Postale …un film già visto!
In un momento di forte attivismo giornalistico generalizzato, anche questa ennesima potenziale chiusura di un centro di tutela del territorio passa sotto gamba.
Con il progetto 4.0ci si avvia ad un riordino e razionalizzazione delle rispettive Sezioni di Polizia Postale su tutto il territorio nazionale e, guarda caso, per la Puglia l’unica provincia colpita è quella di Brindisi.
Ciò che più infastidisce, però, è la mancanza di rispetto che ancora una volta si consuma verso il nostro territorio.
E la responsabilità è di noi tutti che non rivendichiamo con forza la nostra identità, ma soprattutto la responsabilità è addebitabile a coloro che ci rappresentano a livello centrale e non sono mai presenti sul pezzo al momento giusto.
In delegazione trattante nazionale il SILP CGIL sta combattendo da tempo per difendere i territori più esposti quale quello di Brindisi ed ha anche chiesto una serie di riscontri, rimasti tutti puntualmente inevasi.
Ed infatti, premettendo che da tale progetto di riordino non vi si palesino risparmi significativi visto che supporti, mezzi e strumentazioni sono di Poste Italiane, si è chiesto quale sia stato il criterio che ha portato alla scelta di alcune sedi piuttosto che ad altre ( se vale il principio dell’esiguità dell’organico o l’attività svolta, dati questi comunque non forniti dall’amministrazione).
Così come si è chiesto come e quando e da chi sarà svolta la vigilanza degli Uffici Postali nelle province oggetto di taglio, giacché la convenzione con Poste Italiane prevede questo tipo di attività specifica e da quanto ci risulta la convenzione non è stata modificata.
Di fatto si tratta di un progetto ingiustificato e immotivato, oltre che in controtendenza: in ogni provincia infatti i Carabinieri stanno aprendo uffici investigativi contro i reati informatici.
È un arretramento della Polizia di Stato che, essendosi già strutturata da tempo, dovrebbe invece investire per innalzare gli standard qualitativi e per offrire i migliori servizi ai cittadini.
Quello che accade a Brindisi con la potenziale chiusura della sezione di Polizia Postale è un deja vu che man mano sta erodendo ogni struttura vitale della pubblica amministrazione in provincia.
Negli ultimi anni sono stati soppressi la storica sede della Banca d’Italia, l’Ufficio Agricoltura, si è attuato un accorpamento dell’Autorità portuale, sopprimendo di fatto quella Brindisina, idem dicasi per la Camera di Commercio, per l’Arsenale, così come per la soppressione del nucleo sommozzatori dei vigili del fuoco ed adesso si intende colpire anche la Sezione della Polizia Postale.
Si dimentica pero’ che Brindisi è una città di frontiera fra le più esposte, con un transito passeggeri notevole e questo dovrebbe bastare a sensibilizzare sulla necessità di avere un punto di vigilanza ben strutturato.
Nel 2017, nell’era della digitalizzazione, della comunicazione online, del cyberbullismo, pedopornografia, e- commerce, cyber guerra, tale scelta la si considera un’offesa all’intelligenza di chi vive il proprio tempo.
Chiunque può percepire quanto il disegno dai tratti surreali non sarebbe risolutorio, ma penalizzerebbe fortemente ed esclusivamente la dilagante necessità del concetto di sicurezza legato alla rete da cui è impossibile prescinderne in epoca di terrorismo internazionale, bitcoin e deep web.
Privare la cittadinanza di un Ufficio di Polizia dedicato non solo alla repressione e prevenzione dei reati informatici ma anche alla Comunità dei nativi digitali attraverso l’intensa attività di sensibilizzazione che da molti anni funge da filtro interattivo, con una generazione spesso disarmata nell’approccio “legale” con la rete.
Spezzare questo filo rosso con la realtà virtuale che quotidianamente ci accompagna significherebbe retrocederee negare un servizio alla società civile di una Nazione mentre il mondo digitale evolve alla velocità della luce.
Brindisi, 30 luglio ’17
Il Segretario Generale CGIL A. Macchia Il Segretario Generale SILP CGIL M. Capodieci