Spesso la maggior parte della gente ha paura o la tendenza ad evitare determinati insetti a causa della cattiva concezione che tutti questi possano provocare problemi di salute o comunque fastidi di qualsivoglia genere.
Non è sempre così. Tanti dei piccoli animali che si tende ad evitare o si uccide, pensando che questi possano pungere, non solo sono innocui, ma in più giocano un ruolo fondamentale nella tenuta degli ecosistemi naturali.
E’ questo il caso di un particolare insetto di Torre Guaceto.
Il bembice (Bembix rostrata) è una vespa piuttosto vistosa del gruppo degli sfecidi. La lunghezza del suo corpo è pari a circa 2 centimetri, ha un addome tipicamente da vespa: a strisce gialle e nere, e grandi occhi verdi. Il bembice è una specie a distribuzione eurasiatica, considerata protetta in alcune aree geografiche.
È tendenzialmente gregaria, ma non sociale, strettamente legata ai suoli sabbiosi, dove scava buche e in cui depone le uova, una per ogni buca. Le larve sono continuamente accudite dagli adulti e rifornite di nutrimento, costituito prevalentemente da mosche.
Gli adulti hanno un’alimentazione completamente diversa dalle larve: frequentano i fiori delle piante del litorale, svolgendo così un importante ruolo di impollinatori.
La specie può facilmente essere osservata a Torre Guaceto, dalla tarda primavera al primo periodo estivo, quando i suoi esemplari sono intenti a scavare buche sui viali sabbiosi che conducono al mare.
Nonostante l’apparenza “minacciosa”, il bembice è innocuo per l’uomo, e la sua presenza in Riserva denota il buono stato dell’habitat dunale.
Questa vespa non punge. Anzi, è piuttosto delicata.
Invitiamo tutti gli utenti di Torre Guaceto a non avere paura quando la incontrano in Riserva e a fare molta attenzione a non calpestarla, un’azione di questo tipo potrebbe facilmente ucciderla.
Chi ama Torre Guaceto rispetta tutti i suoi abitanti, anche i più piccoli.