SANITA’ NEL CAOS – UN’ODISSEA: QUEST’ANNO NIENTE GUARDIA MEDICA A CAMPO DI MARE. MA SE ANDATE IN PINETA ALL’ORA DI PRANZO TROVATE UN’AUTOMBULANZA …

Ore 15 di oggi, martedì 18 luglio: ci troviamo a Campo di Mare (una marina di San Pietro Vernotico), abbiamo bisogno di una prestazione medica e proviamo a raggiungere il servizio di guardia medica estivo. I cittadini del posto ci danno indicazioni confuse e quindi decidiamo di consultare l’Asl di Brindisi. Al numero verde non risponde nessuno e quindi consultiamo il sito. Sotto la voce “Continuità assistenziale (Guardia Medica) troviamo finalmente indirizzo e numero telefonico. La Guardia medica è in via Puccini 3. Ci rechiamo sul posto e troviamo tutto chiuso e nessuno sa dirci come fare. Allora chiamiamo il numero di telefono cellulare indicato sul sito, ma ci risponde la Vodafone che l’utente è inesistente. Non demordiamo: chiamiamo il pronto soccorso dell’ospedale di San Pietro Vernotico, ma chi ci risponde al telefono ci dice candidamente che non sa se è in funzione (come è avvenuto negli anni scorsi) un servizio di guardia medica estivo a Campo di Mare. Allora chiamiamo il 118 dove ci vien detto che quest’anno non funziona il servizio a Campo di Mare. Però quantomeno ci chiedono se abbiamo bisogno di un’autombulanza. Infine, chiamiamo i vigili urbani, dove l’agente di turno ci dice, invece, che la guardia medica esiste ed è sul lungomare. A fronte di questo generale stato confusionale, decidiamo di andarcene altrove ma, mentre andavamo via, ci imbattiamo in una autombulanza – è il caso di dire – “imboscata nel bosco”. Posteggiata al fresco sotto un albero della pineta, ha tutti gli sportelli aperti, uno dei componenti dell’equipaggio è steso su un lettino, mentre all’esterno del mezzo è stato addirittura montato un tavolino con le sedie. Cosa ci faceva l’autombulanza in pineta? Per chi svolge il servizio? E come si fa a fare la pennichella quando c’è tanta gente che potrebbe avere bisogno di aiuto?

Questa volta ci aspettiamo una risposta esauriente da parte dell’Asl di Brindisi, a cominciare dal “depistaggio” che consiste nel fatto di fornire informazioni sbagliate (perché vecchie di un anno) sul sito ufficiale della sanità pubblica. Un fatto gravissimo su cui il direttore generale dovrà fare chiarezza.

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